Matteo Renzi, come era prevedibile, punta a raccogliere il massimo risultato dal flop elettorale di Pierluigi Bersani. Come avevamo infatti facilmente pronosticato prima delle elezioni, l’assenza di una maggioranza stabile e la possibile formazione di un governo PD-PDL aprono al Sindaco di Firenze la strada per la candidatura a Premier in elezioni che potrebbero essere anche molto vicine.
Prima di realizzare il cosiddetto “governissimo” con dentro i partiti di Bersani e Berlusconi (cosa già vista, tra l’altro durante il Governo Monti), il PD ha la necessità di salvare la faccia davanti al proprio elettorato. A chi dare la “colpa” della formazione di un governissimo? Ma a Beppe Grillo, ovviamente.
PD alle strette, tra governissimo e via libera a Matteo Renzi
In Rete tuttavia nelle ultime ore vengono riportate alla mente dei frequentatori dei social network e di tutti coloro che scelgono Internet come fonte principale di informazione, le frasi e le prese di posizione di esponenti PD dalle quali emerge chiaramente da tempo la volontà di realizzare una riedizione del Governo Monti, con una alleanza stretta tra PD e centristi, da allargare poi necessariamente per carenza di seggi al Senato (altra cosa prevedibilissima) al PDL di Silvio Berlusconi.
Nonostante i reiterati inviti di questi ultimi giorni, ormai è chiaro, il MoVimento 5 Stelle di Beppe Grillo non voterà la fiducia a un nuovo Governo, né tanto meno stringerà alleanze parlamentari con i partiti. Lo stabilisce il “Codice di comportamento degli eletti” firmato prima delle elezioni da tutti i candidati M5S, quindi da tutti i 163 neo parlamentari a 5 stelle.
Beppe Grillo, in una intervista a un’emittente tedesca, ci prende gusto e provoca, affermando che sosterrebbe anche una maggioranza composta da PD e PDL, a patto che realizzasse praticamente in toto il programma del MoVimento 5 Stelle! Per alcuni giornali si tratterebbe di una apertura di Grillo, molto più verosimilmente è l’ennesimo amo lanciato per stanare le vere intenzioni di PD e PDL.
Federico Pizzarotti, sindaco 5 stelle di Parma, ha scritto stamattina sul suo profilo Facebook: “Perché invece di accusarci di irresponsabilità non rinunciano ai rimborsi elettorali? E’ un gesto che si può fare subito, senza bisogno di valutare per mesi sfaccettature o dettagli. Altrimenti le solite lamentele dei partiti rimarranno come parole al vento. Fatti, i cittadini in un momento così difficile hanno bisogno di questo. Noi abbiamo rinunciato da sempre e in Sicilia rimettiamo il 70% dello stipendio al micro-credito. Ma forse è come chiedere ad un malato di staccare la flebo”.
Matteo Renzi attacca Beppe Grillo, poi lo copia
Poco dopo Matteo Renzi gli ha fatto eco, dichiarando davanti all’assemblea del Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari) che il PD dovrebbe rinunciare a riscuotere gli oltre 45 milioni di euro di rimborsi elettorali, destinando la somma ad interventi per l’emergenza casa.
Proprio ieri insomma il Sindaco di Firenze Matteo Renzi sollecitava il proprio partito (nel quale nel frattempo cresce la fronda per chiedere le dimissioni di Pierluigi Bersani, vincitore – non vincitore delle elezioni) a sfidare Beppe Grillo sulle proposte, ma non a “rincorrerlo”, salvo poi imitarlo poco dopo. Il MoVimento 5 Stelle ha infatti già rifiutato di riscuotere i 42 milioni di euro di rimborsi elettorali che gli spettavano.
Non rinuncerà ai rimborsi invece il PDL, che riceverà circa 38 milioni di euro. Ne basterebbero “appena” 4 per mantenere la promessa di Berlusconi di restituire l’IMU 2012…
Commenti riguardo il post