Marte probabilmente ospitava la vita, secondo i dati ricevuti dalla NASA tramite Curiosity, il robot marziano a spasso per il Pianeta Rosso
Marte – il robot CuriosityMarte potrebbe aver ospitato la vita: Curiosity ha rilevato in un cratere tracce di elementi che descrivono per Marte un passato da Pianeta abitabile.
Marte – Uno dei principali scopi dichiarati del Mars Science Laboratory soprannominato Curiosity, un rover della NASA atterrato su Marte il 6 Agosto dello scorso anno, è sempre stato questo: stabilire se in passato il Pianeta Rosso poteva ospitare, o ha ospitato, la vita.
Le prime trivellazioni di Curiosity su Marte risalgono ad un mese fa, ma soltanto ieri sono stati diffusi gli esiti delle prime analisi effettuate su quei campioni: tracce di idrogeno, carbonio, ossigeno e altri fattori lasciano pensare che un tempo il Pianeta potesse essere abitato.
L’area dove Curiosity è atterrata e sta facendo le trivellazioni è detta “Yellowknife Bay” e si suppone che in passato potesse ospitare un antico lago. Ciò verrebbe confermato proprio da queste ultime analisi, che hanno riscontrato un PH neutro e non salato nelle tracce di acqua.
Tra le tante sorprese che sono emerse dalle analisi di roccia, non ultima è il rinvenimento di sostanze chimiche parzialmente ossidate che sulla Terra solo legate alla presenza di alcuni microbi. In una trasmissione TV in diretta streaming sul sito della NASA erano presenti quattro esperti dell’Agenzia Spaziale Statunitense: Michael Meyer, David Blake, Paul Mahaffy e John Grotzinger.
Quest’ultimo ha dichiarato “Abbiamo trovato un ambiente abitabile, così favorevole alla vita che probabilmente se quest’acqua fosse stata qui intorno e voi vi foste trovati qui, avreste potuto berla”.
La missione di Curiosity dovrebbe durare per altri 18 mesi, ma per effettuare un’altra trivellazione bisogna aspettare delle condizioni solari favorevoli. Intanto già si parla di un’altra missione simile su Marte, nel 2020 un’altra navicella Rover del tipo di Curiosity dovrebbe atterrare sul Pianeta Rosso con maggiori strumenti. Sempre che nel frattempo non venga una cometa a sparigliare i piani della NASA
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