Marilyn Monroe nell’anniversario dalla sua morte ricordata anche in un tour che ripercorre i suoi passi, i suoi sentieri di più di 50 anni fa.
Ci siamo! La data anniversario di quel lontano 5 agosto 1962 in cui la vita di Marilyn Monroe si spense è oramai praticamente arrivata, lasciandocela intatta nel ricordo nello splendore dei suoi 36 anni.
Mezzo secolo da quella calda giornata in cui la bella Marilyn fu ritrovata morta nella sua casa di Los Angeles in circostanze che rimangono tuttora misteriose.
Il tempo è passato senza togliere il velo del mistero della sua fine, senza togliere quell’aurea di fascino di questa leggendaria creatura.
2012 è stato l’anno di Marilyn Monroe con revival, foto, film, libri, per ricordarla, ravvivare il mito, un mito che sfida spazio e tempo e ce la restituisce immutata nella sua ingenuità, nella sua prorompente e sexy vitalità che ammicca da locandine e cartelloni.
Occasione per scoprire anche una Marilyn Monroe poetessa, amante della letteratura e della scrittura, quella di “Fragments”, una sua raccolta di poesie, pagine di diario, lettere, pubblicato nel 2010 da Feltrinelli, con la prefazione di Antonio Tabucchi, che ha ispirato il film di Liz Garbus, “Love, Marilyn”, in anteprima mondiale al prossimo Festival di Toronto a settembre.
Ma c’è chi ha avuto l’idea di ripercorrere i passi di Marilyn offrendo un tour che ripercorre sentieri battuti dalla diva.
La guida per l’occasione è Elisa Jordan, un’esperta di Marilyn Monroe di cui ne è ammiratrice da quando era una bambina di cinque anni, che offre il tour per 60 dollari.
La partenza si fa al museo Hollywood dove collezionisti di oggetti legati a Marilyn espongono i loro cimeli fino a settembre.
Tuffo subito nella sua fanciullezza: davanti alla scuola dove le compagne si prendevano gioco di lei, il Teatro Egiziano, cinema storico su Hollywood Boulevard che le piaceva particolarmente per le scimmie in gabbia e uno dei vari orfanatrofi dove aveva trascorso parte dell’infanzia.
Qui la guida racconta che quando Norma Jeane ( questo il vero nome di Marilyn) aveva visto per la prima volta la placca con la scritta “orfanatrofio”si era disperata e piangendo gridava “Non sono un’orfana, ho una mamma non lasciatemi qui”.
Marilyn Monroe é cresciuta a Los Angeles, città che all’epoca si sta costruendo intorno al cinema e dove arrivano in molti per lavorare nell’industria della “settima arte”, sottolinea la guida, insistendo sul legame che univa intimamente la città alla diva e viceversa.
Durante il tour è compresa una sosta davanti a quello che era il parrucchiere che per primo aveva trasformato la chioma di Marilyn dal castano al biondo platino.
Un tuffo nel quotidiano della diva che necessita un po’ di immaginazione, perché del salone di un tempo non è rimasto più nulla e l’attuale negozio vende cianfrusaglie-souvenir.
Il tour di Ms Jordan si conclude davanti al portone ricoperto d’edera della casa di Marilyn Monroe nel quartiere di Brentwood, dove l’attrice trovò la morte per una dose massiva di barbiturici.
50 anni da quel giorno, un salto nel passato…
Un percorso a ritroso nel tempo per ritrovare tracce di passi e scia di profumo..
Chanel il profumo di Marilyn, le due famose gocce del N°5 con cui l’attrice aveva dichiarato di vestirsi per andare a letto.
Usciamo in punta di piedi e chiudiamo la porta della sua camera dove la lasciamo che riposi ….Bella addormentata !
Il mito non muore mai!
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