Manifestazioni per lo Sciopero Generale di ieri 14 novembre 2012, Siamo Soli Noi, Generazione di Sfrattati a cui hanno rubato il Futuro!
Manifestazioni ieri in tutt’Italia ed in Europa, ne emerge un quadro ben definito. “Siamo Soli Noi, Generazione di sfrattati a cui hanno rubato il Futuro” ecco quello che ne emerge parafrasando una sempre bella ed alquanto significativa canzone di Vasco Rossi.
Ad un giorno da quello che è successo nelle Piazze di tutt’Italia , ma non solo anche in Europa durante la giornata di ieri 14 novembre 2012 con lo Sciopero Generale indetto, in Italia dalla CGIL e, nel resto delle città europee dal Ces, emerge un quadro giovanile ormai chiaro e determinato.
Su alcuni Media, forse i più preparati e sensibili a queste tematiche, oggi si possono leggere degli interessantissimi editoriali, come ad esempio quello di Massimo Giannini sulla Repubblica, ma anche interessantissime interviste fatte da emittenti radiofoniche come quella di Radio Popolare di Milano, ed altre ancora.
Ma, ovviamente, non occorre solo intervistare un “figlio della Generazione di sfrattati”, od un “Siamo Soli Noi” come li definisco io, per capire bene il problema . Ovviamente chi ha la possibilità di vivere a contatto con queste nuove generazioni di ragazzi , ancora giovani per entrare nel “Mondo del lavoro” e di come sarà, ma nell’età della formazione scolastica liceale od universitaria, capirà il vero problema.
Ieri abbiamo visto sia scene di guerriglia urbana a cui è mancato il controllo, sia ai “caschi blu”come appunto si può leggere nelle parole , pare, sfuggite a qualche vertice di Comando con frasi tipo: si sono lasciati prendere troppo la mano, sono stressati anche loro …. che ai ragazzi, specialmente i Block, spesso, in testa alle manifestazioni di ieri in Italia.
Il problema è ben altro e va affrontato anche dalla maggior parte dei Media che spesso si trincerano dietro alle sole immagini di “guerriglia urbana”. Le manifestazioni di ieri sono un urlo di questa “generazione di Sfrattati a cui hanno rubato il Futuro”.
Questi ragazzi spesso in un’età compresa tra i 16 ai 22 – 24 anni, sono in una fase delicatissima per il loro futuro. Rifiutano l’individualizzazione frutto di una politica fatta a misura del momento, che tende, nello sforzo di colmare deficit del Pil a smembrare le collettività per far rivivere l’individuo solo, che lotta con i denti per sopravvivere ma che però perde il senso del “futuro”.
[ad#Silvio]
Ecco proprio la perdita del senso del Futuro, della formazione, della valutazione di quelle strade per i giovani che potevano essere utili per formare il loro lavoro, questo è il grosso problema.
I fondi per la ricerca, per esempio che vengono sempre più a mancare, determinano, una solitudine generazionale dei giovani che si sentono incapaci di costruire un futuro per via di una generazione di Padri governanti, incapaci di assumersi i compiti di pensare anche al “dopo” e non allora e “subito”.
La ventata lunga del Boom economico si è ormai esaurita ed i Giovani e gli universitari, con le loro manifestazioni, hanno inteso e gridato se non sia il caso di pensare, dato il nuovo assetto lavorativo precario ed altamente instabile che gli si prospetta, di creare anche un “mensile Universitario”.
I ragazzi, nel corso delle Manifestazioni di ieri, hanno espresso e gridato anche il loro dissenso verso un Governo al servizio della Finanza e dei “poteri forti”, l’Italia ha bisogno di un nuovo welfare che sappia anche garantire sicurezze sociali.
Da queste manifestazioni è emerso davvero molto …
Manifestazioni indette anche per risvegliare la”Cultura” per il rilancio del paese Italia, più fondi per per la formazione scolastica superiore ed universitaria.
Al momento le prospettive non sono rosee ed i ragazzi lo sanno le loro manifestazioni globalmente, sia in italia che in europa, la loro compattezza di intenti, fa sperare che si possa dare vita unitariamente in europa ad una “agenda Politica Comune”, un primo segnale per costruire.
Se ciò però non avvenisse e tutte le manifestazioni risultassero vane come se sbattessero contro un “muro di gomma”, allora si andrà sicuramente incontro ad un impoverimento della Società nei fatti e le forme.
Commenti riguardo il post