Manifestazione Roma, Sciopero Generale 8 ore giovedì 6 dicembre 2012 indetto dalla FIOM-CGIL LAZIO. Manifestazione a Roma. Concentramenti
Manifestazione a Roma giovedì 6 dicembre 2012 in concomitanza con lo sciopero Generale di 8 ore indetto dalla FIOM-CGIL : Per la democrazia, il contratto, il reddito, l’occupazione.
Manifestazione quindi a Roma che segue la manifestazione indetta a Milano per il 5 dicembre 2012 e lo sciopero Generale (con presidi e cortei in Lombardia, Marche e Toscana):
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Manifestazione e Sciopero Generale giovedì 6 dicembre 2012 per tutto il resto d’Italia con manifestazione Generale a Roma indetta dalla FIOM-CGIL e prevede anche manifestazioni in tutto il Lazio.
Per la democrazia, il contratto, il reddito, l’occupazione, Manifestazione a Roma con corteo dei metalmeccanici, e non solo, come protesta contro le politiche del Governo in merito al tema lavoro.
La Manifestazione a Roma del 6 dicembre 2012 inizia alle 9.30 con concentrazione in piazza bocca della Verità e termina in piazza Farnese.
Sotto il comunicato ufficiale per la manifestazione del 6 dicembre a Roma della FIOM-CGIL:
“Lunedì 22 ottobre 2012, dopo il primo incontro del 1 ottobre, si è svolto un’ulteriore incontro con Federmeccanica sullo stato dei rapporti sindacali nella nostra categoria nel quale è emersa la volontà di Federmeccanica di rigettare la proposta della Fiom in alternativa agli accordi separati, per un accordo unitario, della durata di un anno, per il lavoro e per un’industria di qualità ambientalmente sostenibile”.
“Federmeccanica ha deciso di escludere il sindacato più rappresentativo, la Fiom, proseguendo una trattativa separata con sindacati minoritari quali sono Fim e Uilm, di trattare con il Fismic, un sindacato che esiste solo negli stabilimenti Fiat nonostante la Fiat sia fuori da Federmeccanica e dal CCNL, di fare un accordo separato con l’Ugl, sigla sindacale di scarsa rilevanza tra i lavoratori metalmeccanici.
Federmeccanica continua a violare l’accordo del 28 giugno 2011 che prevede, come chiede la Fiom, la definizione di regole sulla rappresentanza e rappresentatività delle organizzazioni sindacali che possono sottoscrivere il CCNL valido per tutti i lavoratori e prevede la legittimità a negoziare per le organizzazioni sindacali che superano il 5% di iscritti e nel voto nei rinnovi della RSU.
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Federmeccanica, con il sostegno di organizzazioni sindacali che non raggiungono neppure la soglia del 5%, estende il modello Fiat a tutte le aziende metalmeccaniche, mette in discussione l’esistenza stessa del Contratto Nazionale e rifiuta la proposta avanzata dalla Fiom, il sindacato maggiormente rappresentativo tra i metalmeccanici, proposta che vuole affrontare la gravissima crisi che colpisce i lavoratori e le aziende metalmeccaniche attraverso un aumento salariale defiscalizzato per tutte le lavoratrici e i lavoratori, una politica degli orari a salvaguardia dell’occupazione a partire dal ricorso ai contratti di solidarietà, politiche industriali a salvaguardia del settore e delle imprese metalmeccaniche.
Federmeccanica esclude la Fiom e prosegue gli incontri separati con coloro che hanno accettato di discutere la sua piattaforma:
– a fronte di decine di migliaia di licenziamenti e di chiusure di fabbriche, con l’aumento della disoccupazione, della precarietà, del ricorso continuo alla cassa integrazione vogliono, con questa trattativa separata, aumentare l’orario di lavoro giornaliero e settimanale, vogliono aumentare lo straordinario obbligatorio a 250 ore annue creando ulteriore disoccupazione.
– mentre tutti ormai sanno, e riconoscono, che i lavoratori stanno attraversando una gravissima emergenza salariale, che i nostri salari sono tra i più bassi in Europa e non sono più sufficienti a garantire il potere d’acquisto per i beni di prima necessità, intorno a un tavolo intendono discutere di come non pagare ai metalmeccanici i minimi salariali garantiti dal Contratto Nazionale e di come introdurre in azienda ulteriori deroghe ai diritti tutelati dai contratti e dalle leggi.
– Fim e Uilm sono disponibili a mettere in discussione il pagamento dei primi tre giorni di malattia e contemporaneamente nelle assemblee si dimenticano questo tema e propongono ai lavoratori di iscriversi alla sanità integrativa in un fondo nazionale a cui devolvere quote di salario; propongono di sostituire le prestazioni pubbliche con una assistenza sanitaria contrattuale tutta da verificare mentre le imprese chiedono la restituzione di un diritto contrattuale certo e in vigore come il pagamento della malattia.
La Fiom non accetterà un accordo separato e a perdere per i metalmeccanici, che peggiora le condizioni salariali, di vita e di lavoro, e metterà in campo tutte le iniziative e le lotte necessarie per contrastare e rendere inapplicabile nelle fabbriche lo smantellamento del contratto nazionale.
Diciamo no a Federmeccanica partecipando allo sciopero generale del 5/6 dicembre 2012 per la democrazia, il contratto, il reddito, l’occupazione.”
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