Un link su Facebook ha reso possibile il riavvicinamento di una donna di 66 anni e di tre dei suoi quattro figli, dati in adozione in giovane età
Le relazioni personali corrono sulla rete, più esattamente su Facebook. Questa volta il social network di Mark Zuckerberg, nato con l’intento di “riavvicinare” persona che nella vita hanno preso strade differenti, sembra aver risposto in pieno al suo scopo primordiale, e lo ha fatto con un evento degno dei più famosi “carramba” o “c’è posta per te”. Una donna di Padova ha infatti ritrovato i tre figli dati in adozione 27 anni fa.
Francesca “Paglì” Bagni, che ha 66 anni ed è di Rubano, era stata costretta dal tribunale dei minori a dare in affido i suoi bambini, poiché non era state ritenuta idonea all’educazione dei figli, a causa del suo stile di vita fin troppo “hippy”. Punto cardine della storia, di felice conclusione per la famigliola riunita, è stato la pubblicazione di un libro, ad opera dello scrittore Enrico Zorzato, intitolato “Paglì, una storia hippy“.Il volume, di appena 176 pagine, narra la vita di Paglì, che in lingua hindi vuol dire pazzerellona, e riporta in copertina la foto della donna da giovane. Il libro si incentra su come tutti i giovani che nel periodo avevano “abbracciato” questo stile di vita, avessero voluto compiere un’esperienza in India, terra che da sempre suscita un certo fascino per la sua misteriosità che racchiude. Con il desiderio di una vita libera dai vincoli che la società imponeva, Francesca intraprende un lungo viaggio che la porta in giro per il mondo e che la conduce ad incontrare un amore giapponese, dal quale nascono 4 figli: Veronica, nata a Kyoto (ora ha 37 anni); Francesco, nativo di Katmandu, nel Nepal (35 anni); Paola, nata a Calcutta 33 anni fa; un quarto ed ultimo figlio, il cui nome originario era Luca che però è “sfuggito” alla riunione familiare. Dopo il ritorno in Italia, Francesca fu costretta a dare in affidamento i suoi figli, dei quali non ha saputo più nulla fino allo scorso settembre.
Il link su Facebook
Paola, grazie a degli amici, era venuta a conoscenza della presentazione del libro svoltasi a Padova grazie ad un link su Facebook. In questo modo ha potuto far chiarezza sul suo passato dando anche una fisionomia a quei pochi ricordi che le restavano della madre naturale. In questo modo, Paola ha potuto incontrare la madre Francesca, iniziando la ricerca degli altri fratelli adottati, sempre grazie al web. Per la donna “È stata una gioia indescrivibile”, così come si può di certo immaginare. Nessuno poteva pensare che un semplice link su Facebook, uguale a quelli che vengono continuamente pubblicati ogni minuto, potesse cambiare la vita di quattro persone. E chissà che proprio Facebook non giochi nuovamente un ruolo fondamentale nel rintracciare il quarto figlio, ancora avvolto nell’ombra. Intanto i tre fratelli ritrovati hanno deciso di intraprendere un viaggio in Giappone, per riabbracciare anche il padre.
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