M5S lo streaming, grande passo avanti nella trasparenza e nell’informazione, precorre i tempi di una società attaccata ai vecchi schemi.
Il Movimento 5 Stelle mina la “casta” che, insieme alla maggior parte dell’informazione Mediatica, mal tollera Grillo, Casalecchio, il M5S e tutto quello che vi ruota attorno. Eh sì, i tempi cambiano; ieri si “scendeva in campo”, oggi si “combatte la Casta” e si parla a profusione di “casta”: del resto tutto muta, l’importante però è stare al passo con i tempi.
M5S, lo streaming e il vero rinnovamento 6.0
M5S bisogna riconoscere che lo streaming è gran passo di trasparenza, ma non tutti sembrano voler aggiornarsi. Ieri sera, all’uscita dell’hotel Saint James a Roma, dove si era tenuta la prima riunione dei nuovi Parlamentari per la Camera ed il Senato del M5S, alla presenza di Grillo e Casalecchio che hanno partecipato nella seconda parte del pomeriggio, ne sono successe di tutti i colori.
Anzi direi che il colore che ne è uscito, da quella calca esasperata, è stato il nero dell’unghia di uno sfortunato cronista il cui dito è rimasto chiuso nella portiera dell’auto di Grillo. E pensare che tutto era già stato detto via streaming, dove avevamo potuto assistere alla presentazione di tutti i 163 neo parlamentari del M5S e assistere allo scherzoso commento di Beppe Grillo che, delle volte, non si capisce se dica sul serio o se scherzi.
Ma ritorniamo all’episodio che mi ha fatto sorprendere.
Non so quanti di voi hanno visto ieri, sulle reti televisive, l’assalto a Grillo all’uscita dell’albergo romano dove si è tenuto il primo summit del M5S. E’ stato davvero buffo vedere la calca, la rabbia e la furia dei giornalisti che, attaccati ancora ai “vecchi schemi”, hanno mal tollerato la diretta Streaming in cui si è potuto sentire tutto da parte di tutti. Di conseguenza quella calca non avrebbe proprio avuto senso. Invece no, il “sistema” dell’informazione mediatica, vecchio e ancora ben saldamente attaccato a degli schemi, che questo primo summit del M5S ha totalmente rivoluzionato, non voleva rinunciare alla frase in diretta, e si sono viste scene davvero da brividi: c’è anche chi ha rischiato di spezzarsi un dito nello sportello dell’auto di Grillo!
Pensare che sarebbe bastato rimanere in redazione a vedere lo streaming e a scrivere il “pezzo” utilizzando anche degli spezzoni dello streaming per accompagnarlo a delle immagini; e invece no, tutti speravano nella dichiarazione strappata alla fine, dichiarazione che Beppe Grillo avrebbe magari fatto a nome del M5S. Ma ormai avrebbero dovuto capire che Beppe Grillo, almeno con la Stampa, è quello che si suol dire una “pasta dura” e quel che detto è detto. Il Leader del M5S parecchie volte, negli ultimi giorni, aveva snobbato l’informazione “classica” italiana provocandola a tal punto di apparire completamente vestito, è il caso di dirlo, dalla testa ai piedi. Ma tutto questo non era bastato, visto che i giornalisti, quasi ciechi alla provocazione, si erano scatenati lo stesso a riprendere l’inusuale comportamento del leader del M5S.
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E sapete perché? Perché, anche così, insulso e l’inusuale modo di presentarsi, per loro giornalisti, avrebbe fatto ugualmente “notizia” quasi come se il vecchio spirito dei “paparazzi” fosse riemerso in loro, giornalisti d’informazione politica, per spingerli a filmare quei momenti di “provocazione” da parte di Grillo.
Sarà comunque il caso che però si adeguino a questo nuovo modo di fare informazione, visto che chiunque, a questo punto, è in grado di vedere tutto e di giudicare con i propri occhi e le proprie orecchie. Un bel metodo di “trasparenza”, così innovativo da essere, penso, il primo esperimento mondiale di una diretta streaming del primo incontro tra i Parlamentari di un movimento d’opinione che sta per cambiare l’assetto politico e anche il modo di fare politica in Italia. Tempi duri, anzi durissimi, per i “dinosauri”…
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