Le palpebre, ed il gesto automatico di sbatterle, crea piccolissime pause nel lavoro del cervello che va in standby per frazioni di secondi
Le palpebre sono il vero toccasana per far riposare il cervello. Bastano milioni di piccolissimi standby per dare riposo e relax al nostro cervello. Se calcolate quante volte sbattete le palpebre in una giornata vi troverete di fronte a un rebus difficilissimo da risolvere.
Le palpebre vengono sbattute ad interventi irregolari. Ciò vuol dire che non sempre accade alla stessa maniera nell’arco di una giornata anche se si prendono in considerazione gli stessi orari. Ciò perché a farle sbattere interagiscono moltissime varianti e, non ultima quella della stanchezza.
Non a caso il detto che poi il più delle volte si tramuta in realtà che, quando si è stanchi ed affaticati, viene da stropicciarsi degli occhi ed ovviamente lem palpebre rimangono chiuse per più secondi. forse, anche per dare un po’ più di riposo al nostro cervello.
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Gli scienziati dell’università di Osaka, in Giappone hanno pubblicato l’esito della loro ricerca sulle fasi dello sbattere le palpebre e sulla loro interazione nel riposo del nostro cervello.
L’esito della ricerca sullo sbattere le palpebre è stato pubblicato su Pnas e risulta evidente che:
“che circa il 10% del tempo in cui siamo svegli lo trascorriamo con gli occhi chiusi perchè sbattiamo le palpebre e questo e’ dovuto anche alla necessità del cervello di prendersi una pausa, seppure brevissima”.
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