A un po’ più di 3 ore di distanza da Gabart anche Le Cleac’h taglia il traguardo a Les Sables d’Olonne. Un secondo di tutto rispetto.
Questo Vendée Globe non finirà più di stupirci e intanto continua a farlo questo pomeriggio.
Dopo l’arrivo di Gabart, primo alle 15 e 18 minuti a les Sables d’Olonne, ecco che Armel Le Cleac’h taglia il traguardo alle 18 h35m e 52 s. nell’ultima luce incantata del tramonto.
Secondo!
Nuovamente secondo!
Secondo a questa sua seconda partecipazione al Vendée Globe.
Una seconda volta, secondo a questa regata.
Lo era stato nella precedente edizione, lo è di nuovo questa volta.
Come dice Jean Le Cam, attualmente quinto nella competizione: “per avere un gran vincitore, ci vuole anche un buon secondo”. Testualmente« pour avoir un grand vainqueur, il faut aussi un bon second » è quanto Le Cam ha ricordato a Gabart congratulandosi con lui per il bel risultato, e non c’è dubbio che Armel il secondo lo sa fare magnificamente.
Anche Gabart non ha mancato di esprimere riconoscenza a Le Cleac’h con un “Merci Armel”che ringrazio…di avermi fatto vivere questa competizione perché senza di lui, non sarebbe esistita. E aggiungendo in tutta onestà anche il ringraziamento… per essere rimasto dietro.
Performance notevole in ogni caso per questo marinaio bretone che ha rifermato il cerchio, bouclé la boucle, del giro del mondo in 78 giorni, 5 ore, 33 minuti e 52 secondi.
3 ore 17 minuti e 12 secondi dopo François Gabart e questo pure è un record. Raro vedere in questo tipo di regate, distanze di questo genere: si tratta dello scarto più piccolo tra primo e secondo classificati, mai registrato nella storia del Vendée Globe.
In buona posizione fin dalla partenza, Le Cleac’h si troverà in testa alla corsa dopo neppure una settimana dal via. In tutta la regata il bretone prediligerà le traiettorie più diritte possibili, percorrendo in definitiva un minor numero di miglia rispetto a Gabart con il quale riuscirà a prendere a metà dicembre il comando della regata, distanziando di centinaia di miglia il resto della flotta.
Fino a Cap Horn si rincorrono, a volte navigando persino a vista, si sorpassano, e saranno alternativamente primi un sacco di volte.
Sono le scelte di Armel a largo delle coste dell’Uruguay che decideranno del finale. Preso in una bolla senza vento, vedrà il suo ritardo su Gabart aumentare fino a 200 miglia.
Ma nonostante tutto Le Cleac’h non molla non si scoraggia e benché non riesca a rimontare come sperato, le condizioni meteorologiche, infatti, non gli permettono gli exploit che vorrebbe, arriva al traguardo poche ore dopo il vincitore.
E anche per lui una folla di sostenitori, amici, stampa, tutti che lo aspettano compresa la marea che è ancora là…giusto in tempo per fargli rimontare il canale.
Secondo sì d’accordo…ma rimanere la notte fuori in attesa della marea per entrare in porto non sarebbe stato sopportabile!
Armel risale il canale mentre la notte scende e si accende magia delle luci notturne tra folla che lo acclama!
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