Lunedì di lavoro per Hollande: formazione del Governo e relazioni con i dirigenti stranieri.
Lavoro, lavoro, lavoro!
Questo ponte francese dell’8 maggio, sarà una giornata di pieno lavoro per il nuovo presidente della Repubblica François Hollande.
Finiti i festeggiamenti! Fine di una giornata da maratoneta dal “suo feudo” di Tulle a Piazza della Bastiglia, François Hollande è tornato a casa, nel XVI° arrondissement di Parigi per riposarsi verso le 2 di stamani.
Ma qui nuove strette di mano a chi l’attendeva sotto casa compreso i poliziotti al lavoro e sfaccendati in attesa.
Stamani, senza indugi si è già messo al lavoro.
Nessun giorno di ferie per riprendersi dell’estenuante campagna, nessuna pausa vacanziera.
Il lavoro chiama!
Le legislative, prossimamente a giugno, incalzano e non c’è tempo da perdere.
Direzione Quartier Generale per la formazione del governo.
Deve essere designato il Primo Ministro che si occuperà di portare avanti la campagna delle legislative che si annuncia già bollente.
L’UMP si prepara al nuovo lavoro: riunirà questo pomeriggio alle 15 il proprio gabinetto politico per organizzare quello che loro chiamano il terzo round, ovvero le elezioni legislative.
Oltre alle legislative François Hollande sarà super occupato con le relazioni con i capi di stato esteri. Il suo disegno di reinserire “l’idea di crescita”al centro dei progetti dell’Unione Europea richiederà tanto lavoro e non pochi sforzi .
Hollande ha ieri sera parlato al telefono con il cancelliere tedesco Angela Merkel che dovrà incontrare in Germania dopo la sua investitura ufficiale e con il presidente americano Barack Obama che incontrerà il 18 e 19 maggio alla riunione del G8 a Camp David e il 20 e 21 maggio a quella della Nato a Chicago.Felicitato anche da David Cameron, primo ministro britannico e dal primo ministro belga Elio Di Rupo che era presente a Tulle in Corrèze.
Martedì 8 maggio, giorno festivo, si commemora la fine della guerra (8 maggio 1945) ma Hollande sarà ancora al lavoro.
Forse in giro per la Francia, come aveva lasciato intendere la sera della vigilia delle, a Cherbourg a rendere omaggio alle vittime dell’attentato di Karaci in cui dieci anni fa erano rimaste uccise 14 persone di cui 11 Francesi oppure sugli Champs Elysées per le cerimonie dell’8 maggio.
Secondo voci Nicolas Sarkozy avrebbe chiesto al suo successore di accompagnarlo.
E come rifiutare una simile domanda?
Insieme nel segno della pacificazione del paese?
Quanto lavoro davvero attende il nuovo presidente della Repubblica Francese nel suo quinquennio all’Eliseo!
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