La zanzara è l’oggetto di una ricerca universitaria che mira a crearne alcune in grado di diffondere vaccini con le loro punture
Joshua Meier, il giovane studente che cerca di creare la zanzara buonaUna zanzara geneticamente modificata in grado di diffondere, con le sue punture, importanti vaccini per virus tramandati dalle sue “colleghe”
La zanzara, fastidiosissimo insetto che tormenta le estati di molti di noi, ma che altrove è responsabile della diffusione di virus mortali, come il dengue, la malaria, il virus del Nilo Occidentale e moltissimi altri, potrebbe divenire un prezioso alleato proprio per combattere questi flagelli.
L’idea è di un gruppo di studenti americani delle Bergen County Academies, i quali dopo aver fondato virtualmente una società (la Provita Pharmaceutical) hanno presentato la loro ricerca alla US Food and Drug Administration (l’Agenzia americana per gli Alimenti e i Medicinali) e fatto richiesta di una sovvenzione alla Bill and Melinda Gates Foundation affinché sostenga economicamente le loro ricerche.
A guidare le ricerche è un sedicenne, Joshua Meier, finalista alla Google Science Fairdel 2012 (una competizione scientifica online aperta a studenti di età compresa fra i 13 e i 18 anni e provenienti da tutto il mondo), il cui obiettivo è modificare geneticamente le zanzare perché siano in grado di produrre e distribuire con la propria saliva il vaccino contro il virus del Nilo occidentale, un’idea nata a partire da ricerche condotte in tutto il mondo negli ultimi cinque anni. Ovviamente le zanzare prodotte saranno rese sterili per evitare mutazioni genetiche non desiderate.
Fino ad oggi la maggior parte della ricerca è stata condotta nel campus dell’Università di Bergen che ha finanziato gli studi ed è pertanto proprietaria delle ricerche al momento compiute, ma, ora che lo studio approda nelle fasi finali, gli esperimenti non possono essere condotti nei laboratori scolastici perché potenzialmente pericolosi. Quindi si cerca la collaborazione di altri enti e le richieste non mancano di certo. tra queste il Cancer Center Memorial Sloan Kettering di New York che ha già espresso la sua disponibilità a contribuire allo sviluppo dell’azienda.
Se son rose fioriranno e… pungeranno!
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