E’ finalmente andato in onda su Italia 1 La Scimmia, il nuovo learning show targato Taodue che si pone l’obiettivo di aiutare un gruppo di studenti a recuperare la maturità – che, per una ragione o per l’altra, non è stata conseguita –. Ciò che salta subito all’occhio è che il programma si vuole presentare come una vera e propria scuola con un Preside, Walter Siti, dei docenti, delle materie da studiare e interrogazioni da superare. Una sorta di college in cui i ragazzi vivono insieme, liberi però di avere contatti con l’esterno, di uscire il sabato sera e di vivere le loro vite.
Il programma ha un’idea di base molto buona. E’ affascinante, infatti, sentir parlare di Kant e di uno dei suoi scritti più importanti, La critica della ragion pura, su una rete televisiva che ha come spettatori un pubblico prettamente giovanile. Bello anche vedere un metodo alternativo e divertente di insegnare la pronuncia della lingua inglese a dei ragazzi che vanno dai 18 ai 22 anni. Il problema, però, è che gli argomenti vengono mostrati al pubblico con poca incisività, senza entrare realmente nel vivo della questione. Lo stesso filosofo tedesco, tanto per fare un esempio, viene solamente citato, e proprio quando la lezione comincia a farsi più interessante, la narrazione viene spezzata da “pillole” video volte a destrutturare la linea narrativa del programma. La stessa ospitata del comico Checco Zalone avrebbe avuto molto più appeal se non fosse stata continuamente spezzettata nella sua messa in onda.
Inoltre, i sedici concorrenti in gara, divisi fra storie familiari difficili e la voglia di rimettersi in carreggiata il prima possibile, ci vengono presentati con molta superficialità, tanto che a sole due ore dalla fine del programma non mi viene in mente un solo nome di uno dei ragazzi. Il tutto poi sembra anche abbastanza recitato, tanto che risulta difficile credere che in una sola settimana siano già nate delle storie d’amore tra gli alunni. Più che a un learning show sembrava di stare a guarda una fiction.
Insomma, La Scimmia si presenta come un programma con buone intenzioni che potrebbe fare molto meglio. Da rivedere sicuramente il ritmo della trasmissione (troppo lento, l’ora e mezza è passata faticosamente) e le dinamiche (presentate al pubblico troppo velocemente senza un serio approfondimento). Per ora, dunque, il nuovo reality sperimentale di Italia1 è rimandato alla prossima settimana quando prenderà realmente vita con le sfide tra i sospesi e i concorrenti titolari.
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