La Rosa di Gerico è comunemente conosciuta, con il nome di Anastatica hierochuntica, come pianta della Resurrezione. Infatti sembra e morire e rinascere ciclicamente, al dischiudersi e richiudersi del fogliame.
rosa di gericoLa Rosa di Gerico, è originaria del Medio Oriente e prende il nome della città più antica del mondo, Gerico. La pianta si sviluppa per circa 15 cm, aprendo i suoi rami simili alla felce, se posata in poca acqua. Dopo un paio di giorni si richiude a riccio ed il verde del fogliame diventa marrone. Questo ciclo dura almeno una ventina di giorni, ma se non innaffiata resta ‘latente’ per molto tempo, conservando all’ interno i suoi semi vitali anche per anni. Tuttavia appena riposata in acqua riprende vita e produce dei piccoli fiori bianchi.
La pianta che rinasce
Leggenda vuole che un suo esemplare venisse trovato in Terra Santa dalla Vergine Maria diretta a Nazareth, ella si dissetò con l’acqua racchiusa al suo interno, e grata, donò alla rosa l’immortalità. E da allora la pianta muore e rinasce. In Europa la Rosa di Gerico acquisì fama di portare felicità e benedizione. Nella zona in cui la rosa vive si crede abbia effetti curativi e le donne beduine ne bevono l’acqua per alleviare i dolori. E come tutte le leggende ci lascia con l’interrogativo.
La leggenda della Vergine Maria fa pensare in realtà ad una associazione con il femminile e con la sua ciclicità. La pianta, infatti, dato il suo ciclo di chiusura di circa 20 giorni, può aprirsi una sola volta al mese. Quando si apre, poi, il suo fiorire è un compiere un ciclo vitale vegetale, completo. Quindi si richiude e non richiede cure, né terra né acqua, infatti è anche pianta desertica. Il processo, data la sua reversibilità, può prodursi molte volte. Spesso viene confusa con la Selaginella Lepydophilla, una felce le cui forme arcaiche risalgono al periodo Devoniano, circa 200 milioni di anni fa. Diffusa in realtà nelle zone tropicali e subtropicali. Tale confusione fu generata dai crociati quando per primi portarono in Europa queste piante.
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