Il 28 Novembre 2013 debutterà nelle sale cinematografiche il film “La Mafia uccide solo d’estate”, un film di Pierfrancesco Diliberto, meglio conosciuto come Pif, che ha partecipato alla famosa trasmissione Le Iene e Il Testimone su MTV. Tra i protagonisti del film, oltre a Pif, ci sono: Cristiana Capotondi, Ninni Bruschetta e Claudio Gioè.
Il film racconta del percorso sentimentale e civile di un bambino, Arturo, che nasce a Palermo quando fu eletto sindaco Vito Ciancimino, mafioso camuffato da primo cittadino. Arturo si invaghisce di Flora, compagna di banco alle elementari, una ragazza che guarda la Palermo degli anni 70′ con occhi chiusi e che come stragrande maggioranza ignora il fenomeno sociale Mafia o nega l’esistenza anche di fronte ai malinconici fatti. Arturo crescendo si accorge del vero potenziale della Mafia e vuole che anche gli altri che lo circondano conoscano il loro nemico, usando la parola, ma “gli altri” hanno orecchie che si rifiutano di ascoltare, diventando i peggiori sordi. Ciò fa allontanare Flora da Arturo, ma dopo le stragi del 1992 in cui persero la vita Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e alcuni uomini della loro scorta, Flora, finalmente, deciderà di aprire gli occhi e capirà che la Mafia è un fenomeno presente in tutto ciò che la circonda, un po’ come l’aria che respira.
Francesco Diliberto è coetaneo e concittadino di Arturo, dato che anche lui nasce negli anni ’70 e precisamente nel 1972 proprio a Palermo. “La mafia uccide solo d’estate” è un film che ricalca in pieno lo stile del regista che lo ha realizzato, ovvero Pif, cioè si impone come un giornalismo d’inchiesta innovativo. Prima della realizzazione del film, Pif aveva un desiderio: realizzare il film a Palermo senza pagare il pizzo, desiderio esaudito grazie all’associazione Addiopizzo.
In conclusione possiamo dire che il 28 Novembre 2013 bisognerà andare a cinema a vedere “La Mafia uccide solo d’estate”, un film che non è nuovo nel suo genere ma che presenta la situazione degli ’70, ’80 e ’90 a Palermo, da un’ottica diversa, dallo sguardo di un bambino, che a differenza dei suoi coetanei si rende ben presto conto che la Mafia esiste e non può essere ignorata.
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