La Gioconda nel celeberrimo ritratto di Leonardo da Vinci, era una Sforza. Lo affermano gli studiosi Carla Glori e Ugo Cappello
La Gioconda, misterioso ritratto di Leonardo da Vinci … Su questo ritratto se ne parla e se ne parlerà per molto visto il mistero che lo circonda. Domande su chi fosse realmente la Gioconda, oppure, se fosse la Gioconda o “il Giocondo” ed ancora, … ma la Gioconda era veramente Lisa Gherardini, moglie del mercante fiorentino Francesco del Giocondo?
Ecco tutto quello, solo accennato, basterebbe per riempire pagine e pagine di scritti da parte di eminenti studiosi ma anche un vero e proprio “garbuglio” di dubbi e soluzioni difficili da trovare in merito a quell’emblematico sorriso che la Gioconda cela.
Recenti studi ed i loro esiti, sono stati da poco pubblicati da fonti ufficiali di Stampa e, tanto per non smentirsi, ecco spuntare l’ennesima novità.
Sembra ormai certo che, dopo vari studi effettuati sul quadro la Gioconda da parte di Carla Glori e Ugo Cappello:
[ad#Silvio]
“che hanno fatto uno studio comparativo sui ricami della scollatura dell’abito del celebre ritratto, e i nodi vinciani, realizzati tra il 1497 e il 1500 da un incisore milanese su disegno di Leonardo e custoditi nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, che la Gioconda fosse una Sforza”.
“Il disegno del ricamo sulla scollatura della Gioconda – scrivono Glori e Cappello in una nota – è ispirato alla moda dei ‘vinci’, lanciata da Beatrice d’Este nel 1493, e che è strettamente connesso al clima culturale-artistico della corte sforzesca nell’arco 1493/99 del primo soggiorno milanese di Leonardo”.
“La decorazione della scollatura è costituita da tre motivi che i due studiosi hanno individuato “nel labirintico intrico a ‘filo continuo’ del nodo vinciano”.
“Nel capolavoro di Leonardo tale piena corrispondenza non può essere considerata casuale bensì frutto di elaborazione cosciente e direttamente collegata all’ambiente artistico-culturale sforzesco nella seconda metà del 1490”.
Commenti riguardo il post