È stato compiuto l’ennesimo attentato suicida a Kabul: un kamikaze si è fatto esplodere nella zona diplomatica della città, provocando almeno 2 vittime ed altrettanti feriti. Lo scoppio è stato sentito in quasi tutta la città, allarmando il personale delle principali ambasciate presenti nella zona dell’attentato, tra cui quella americana, britannica ed italiana.
Il kamikaze indossava una divisa da guardia di sicurezza ed era armato con bombe a mano ed un fucile automatico e si è fatto esplodere davanti a Camp Eggers, una base militare gestita dall’ISAF (International Security Assistance Force – Forza Internazionale di Assistenza per la Sicurezza, promossa dalla NATO).
Le guardie di sorveglianza hanno aperto il fuoco sull’attentatore che è però riuscito comunque ad azionare la carica esplosiva che portava su di sé, facendosi saltare in aria. Vista la poca distanza a cui si trovavano gli agenti, tutte le vittime fanno parte del servizio di vigilanza.
L’area è stata ora isolata per evitare ulteriori attacchi a breve distanza temporale.
L’attentato è stato poi rivendicato da un portavoce dei Talebani, Zabihullah Mujahid, attraverso il telefono satellitare .
La paura nella zona diplomatica di Kabul è ora parecchia, dal momento che non risulta chiaro quale fosse l’obiettivo dell’attentatore. Sicuramente l’attentato terroristico è riuscito appunto a creare “terrore” nella zona, dove ora si temono attacchi più vasti e su obiettivi più specifici.
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