Jospin fuoriesce dal cilindro del Presidente della Repubblica francese per presiedere una commissione moralizzatrice.
Jospin, le retour… Jospin, il ritorno.
Lionel Jospin sembra essere uscito dal cilindro di François Hollande, anzi dal cappello da mago di colui che tra gli svariati soprannomi possiede anche quello di Merlin l’enchanteur, il Mago Merlino, per intenderci.
Durante l’intervista del 14 luglio il presidente Hollande si è così espresso:
“Il y a des règles qui sont demandées parce que nous sommes dans une période difficile et qu’il y a une exigence de moralisation, de rénovation. Donc je vais proposer une commission, dans un délai très court, qui sera présidée par un homme incontestable pour son intégrité”
« Ci sono regole che sono richieste poiché siamo in un periodo difficile e c’è un’esigenza di moralizzazione, di rinnovo.
Proporrò dunque, a brevissimo tempo, una commissione presieduta da un uomo incontestabile per la sua integrità”
Ed ecco saltar fuori … Lionel Jospin!!!
Jospin onorato e omaggiato così dal neo presidente Hollande, cui, quindici anni fa, Jospin, eletto allora primo ministro, aveva affidato le redini del PS .
Jospin rimase primo ministro dal 1997 al 2002 (fu un governo di coabitazione tra socialisti che avevano vinto le legislative e Chirac dell’UMP presidente) mentre dal 1997 al 2008, per undici anni, Hollande fu i il segretario del Partito Socialista.
La segreteria del partito è stata ripresa in seguito in mano dall’attuale segretaria Martine Aubry, figlia di Jacques Delors politico e grande europeista convinto (ai tempi, guida di Hollande).
Ritorno dunque di Jospin…che dopo un lunghissimo periodo di assenza riappare nel mondo politico,
Lionel Jospin lasciò la scena politica l’indomani della disfatta delle elezioni presidenziali del 2002 quando, battuto al primo turno da Jean Marie Le Pen del Front National, con la sua terza posizione fu escluso dal ballottaggio finale, perdendo la possibilità del duello con Jacques Chirac e la chance di diventare presidente
Quest’ultimo (Chirac) poi vinse , al secondo turno delle elezioni, senza fatica contro Le Pen, riconfermandosi così alla presidenza della Francia, per un secondo mandato, mentre il Partito Socialista si avviava verso anni difficili e di mancanza di coesione interna.
Dopo un decennio di silenzio durante il quale Jospin non ha ricoperto né mandati elettivi, né funzioni all’interno del partito, riservandosi unicamente un ruolo di intervenente in dibattiti politici, il padre delle 35 ore è riapparso all’orizzonte seguendo da vicino tutta la campagna elettorale di François Hollande e la sua ascesa all’Eliseo.
Ora con la presidenza della commissione sulla moralizzazione della vita politica, Jospin torna ad essere attore e non solo spettatore.
…e dato “l’oggetto” della commissione… il daffare non gli mancherà di certo.
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