Internet TV fuorilegge, se riproduce contenuti senza l’autorizzazione delle TV proprietarie.
Internet TV: sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione EuropeaInternet TV: la Corte di Giustizia Europea ribadisce i limiti alle trasmissioni di contenuti proprietari delle Pay-per-view
Internet TV: l’occasione è stata la causa legale promossa da alcune emittenti televisive che avevano denunciato le attività non autorizzate del sito TVcatchup.com, il quale trasmetteva in streaming contenuti delle loro tv, ricodificandone il flusso in diretta sul Web.
Così facendo era possibile seguire i programmi di queste tradizionali televisioni anche via internet, in diretta streaming.
La Corte di Giustizia Europea ha quindi emesso una sentenza nella quale si dichiarano illegali tali trasmissioni, a meno che non si disponga dell’autorizzazione dell’emittente proprietaria dei contenuti.
Autorizzazione della quale, ovviamente, TvCatchup non disponeva. Tuttavia l’emittente online ha avuto modo di commentare la notizia senza lamentarsi: “Quale che sia il risultato della sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea”, fanno sapere dal sito TVcatchup, “è già emerso (TVcatchup) come il chiaro vincitore di anni di battaglie legali, imponendosi come la piattaforma di trasmissione online standard per Web, tablet, mobile e altre applicazioni”. Inoltre dal sito fanno sapere che i contenuti incriminati constavano solamente del 30% di quelli da loro trasmessi, e che questi verranno presto sostituiti con altri canali che saranno sicuramente graditi alla loro utenza.
Se da una parte questo giudizio della Corte Europea non fa che ribadire il corso di altre sentenze che in passato, sia in Europa che negli USA, le quali hanno affermato la proprietà dei contenuti delle emittenti televisive “tradizionali”, detentrici dei diritti di ciò che trasmettono anche nel contesto del World Wide Web, rimane comunque alta l’attività di siti e servizi online che rendono disponibili i programmi più richiesti delle tv tradizionali a pagamento.
Si pensi, a titolo di esempio, ai mille modi che ancora esistono per guardare in diretta streaming (con un piccolo ritardo, magari) una partita di coppa o di campionato di calcio, in barba ai proprietari di contenuti e dei milioni di euro dei diritti televisivi.
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