La passione delle foto per il cibo è a un punto di arresto all’estero, dove molti gestori di ristoranti hanno proibito l’uso degli smartphone e delle macchine fotografiche a tavola.
La fotografia è il nuovo cult a diffusione rapida.Fautore di questa nuova passione è l’app più ricercata del momento: Instagram, che permette non solo di scattare foto ma di modificarle con tutti i filtri a disposizione. Tra i moltissimi soggetti preferiti tra le foto vi è il cibo. Dopo la liaison tra Facebook ed Instragram, ogni utente di Mark Zuckerberg ha potuto assistere sulla propria bacheca ad un exploit di foto di piatti di cibo, succulenti o meno. Se all’inizio ciò poteva apparire come una semplice passione, un momento conviviale, una testimonianza del tempo passato assieme a qualcuno di speciale davanti un piatto di spaghetti o di sushi, ora la situazione sembra sfuggire di mano. Ed è iniziata la rivolta dei ristoranti.
All’estero infatti sta prendendo sempre più piede la consuetudine di porre un divieto di uso dello smartphone e delle macchine fotografiche durante la consumazione del pasto nei ristoranti. Le motivazioni sono varie e sono tutte adducibili all’esagerazione degli Instragramers e dei nuovi fotografi improvvisati, con cotanta Reflex appesa al collo. Per i ristoranti esteri, la mania del fotografare il cibo crea disordine nell’ambiente di ristorazione: proprietari e gestori si lamentano di novelli fotografi in piedi nei ristoranti per “inquadrare” al meglio la scena, di flash indirizzati alle pietanze, e di cavalletti tascabili montati appositamente per fotografare l’allegra scena conviviale. L’ironia è già sbarcata su Facebook, dove ci sono sempre più link raffiguranti del cibo, il sushi in particolar modo, in cui il cameriere chiede se si è ordinato per mangiare o per fotografare. New York ha iniziato la protesta vera e propria per mano dello chef Dave Bouley, ma crescono sempre più i ristoranti in cui si chiede espressamente al cliente di non fotografare nulla. Un esempio il Bite, di Dublino, dove la prima regola del 2013 è stata proprio questa :”No Instagramming. Just Eat“. Chissà se saremo in grado di rispettarla.
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