Ingroia, Rivoluzione Civile, ha ricevuto minacce di morte, attraverso una lettera, a Comiso dov’era per parlare di pace e lotta alla mafia.
Antonio Ingroia: “Farai la fine di Falcone e Borsellino” così recita una lettera anonima recapitata alla sede romana del Partito dei Comunisti Italiani indirizzata ad Ingroia leader di Rivoluzione civile per le prossime elezioni 2013.
La lettera con minacce di morte, recante timbro postale di Bari, recava anche altre scritte:
“Ingroia comunista di m…. Ritirati o ti facciamo fare la fine di Falcone e Borsellino. 1000 Kg di TNE-T4 sono pronti …………”.
Ingroia, da parte sua ha fatto sapere che:
“Tutto questo non ci spaventa e non ferma la nostra battaglia contro la criminalità organizzata, per la legalità nel nostro paese”.
Sul palco, con Ingroia a Comiso, c’erano presenti anche Sandro Ruotolo e Franco La Torre, figlio del segretario regionale del Pci ucciso dalla mafia nel 1980.
Pio La Torre, ricordiamo essere un uomo simbolo per la lotta alla mafia in quanto, a Comiso, si contro i missili e contro i rischi delle infiltrazioni mafiose negli affari e negli appalti degli americani.
Franco La Torre durante il comizio ha dichiarato, ricordando la memoria di suo padre che si battè strenuamente contro la mafia:
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“Questa città ha dimenticato mio padre. Nessuno era in piazza, o c’erano davvero poche persone, quando facemmo la manifestazione contro l’eliminazione del suo nome dall’aeroporto. Ma io vi chiedo: riportate lì uno striscione, riportate qui il nome di Pio La Torre”.
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