Incontro tra MoVimento 5 Stelle e Pd. In Parlamento, martedi 12 marzo 2013. E’ una data simbolo, anche se l’accordo sulla fiducia non si farà, è certo. Divieto di fare accordi col Pd, pena l’esclusione dal MoVimento, come rende noto Roberta Lombardi, prossimamente Capogruppo alla Camera.
INCONTRO M5S-PD, DIALOGO IN TRASPARENZAIncontro tra MoVimento e Pd fissato. In Parlamento, martedi 12 marzo 2013. E’ una data simbolo, anche se l’accordo sulla fiducia non si farà, è certo. Divieto di fare accordi col Pd, pena l’esclusione dal MoVimento, come rende noto Roberta Lombardi, prossima Capogruppo alla Camera. Gli accordi con le forze di governo non sono mai stati nello Tsunamitour, piuttosto si sono sentiti levarsi dalle piazze inviti ad andare “tutti a casa”. E quella trasparenza di cui si parla nel MoVimento dà l’idea di essere una trasparenza di pensiero. Un filo che si dipana semplicemente attraverso i punti del programma a 5 stelle.
Difficile per Bersani trovare argomenti a favore domani, che nessuno ha trovato fino ad oggi. Il paventato referendum a favore della fiducia al Pd è evaporato ancor prima di condensare. Dunque il Pd va con l’intento di fare un accordo a mani nude. E con la consapevolezza che “è un matrimonio che non s’ha da fare”. E davanti alla semplicità di pensiero di chi intende attuare un programma voluto e sostenuto dai cittadini, è difficile trovare argomenti nella politica. Argomenti che Bersani ancora non trova. Grillo ha lanciato la sfida della rinuncia al finanziamento ai partiti. Un interrogativo che il Pd non sente nascere in sé.
Cosa si diranno Pd e M5S? Sarà un “dialogo in trasparenza” per gli eletti del MoVimento, certi che il Parlamento sia un luogo di dialogo. E per il Pd forse l’ultimo disperato appello. Che al momento sembra precipitare nel vuoto. Si perché nel M5S sembrano essere animati più dall’ urgenza di prendere delle misure, quando Vito Crimi dice: “Governo o non governo, invece di chiedere fiducia in bianco, nei prossimi due mesi il Parlamento autonomamente deve mettersi al lavoro con commissioni ed Aula, senza sosta e senza giochini dilatori”
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