Inciucio PD-PDL? Nessuna novità. Ecco i dati di Openpolis
Risultati clamorosi dal rapporto dell’associazione Openpolis dal titolo “L’opposizione che salva la maggioranza”. Alla vigilia di un sempre più probabile governo di larghe intese, o incucio se preferite, i numeri riportati nel rapporto della autorevole associazione che da anni studia l’attività dei parlamentari italiani, ripubblicati non a caso in questi giorni da molti blog, hanno il peso di un macigno.
L’opposizione che salva la maggioranza, tra assenteismo e inciucio
Per far approvare un qualsiasi provvedimento in Parlamento possono esserci più modi. Se si dispone di una solida maggioranza è molto semplice, ovviamente, ma se i numeri di partenza non sono largamente favorevoli diventano spesso determinanti le assenze nello schieramento opposto.
Proprio grazie all’assenza dall’aula di esponenti delle forze di opposizione sono stati approvati provvedimenti molto importanti anche in tempi recenti. Destò molto scalpore il caso dell’approvazione dello Scudo Fiscale, il meccanismo studiato dal Governo Berlusconi per far rientrare in Italia i capitali illecitamente trasferiti all’estero pagando una minima penale del 5% e con la garanzia dell’assoluto anonimato. Il Governo pose sul provvedimento la “questione di fiducia”. Nel caso non fosse stato approvato, cioè, non solo non avremmo avuto lo Scudo Fiscale, ma sarebbe anche caduto il Governo.
Lo Scudo (Legge n. 141/2009) fu approvato in Senato il 23.09.2009 con 118 voti di scarto (ma 120 assenti nell’opposizione) e successivamente alla Camera il 02.10.2009 con solo 20 voti di scarto, a fronte di 30 assenze nell’opposizione.
Clamorosa la “giustificazione” addotta da Massimo D’Alema, assente al voto sulla costituzionalità del provvedimento, che riferì candidamente: “non mi era stato spiegato bene che era un voto importante”.
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Casi del genere, più o meno gravi, secondo lo studio di Openpolis sono avvenuti ben 5.098 volte nella passata legislatura (i dati si riferiscono solo al periodo tra l’inizio della legislatura nel 2008 e il settembre 2011).
Openpolis ha analizzato i “numeri” del possibile inciucio continuo, individuando anche i parlamentari che in più occasioni, con la loro assenza, hanno garantito la maggioranza al Governo Berlusconi.
Tra i senatori primeggia, si fa per dire, la radicale Emma Bonino (1.331 volte) seguita dal giornalista Sergio Zavoli (1128), dall’ex presidente del Senato Franco Marini (890) e dall’ex capogruppo IDV Felice Belisario (872).
Ma i nomi più inaspettati sono alla Camera. Il miglior alleato, o meglio, non-avversario di Berlusconi è stato niente meno che il segretario del PD Pierluigi Bersani con 2.306 assenze determinanti!
Alle spalle del fresco mancato Premier troviamo l’ex deputato PD Antonio Gaglione, poi passato a Grande Sud (2183, recordman assoluto di assenteismo avendo partecipato in tutta la legislatura solo al 6% delle votazioni!) e Antonio Di Pietro, sì proprio lui, l’anti-Berlusconi per eccellenza (2019 assenze).
Scarica e leggi il rapporto completo a questo indirizzo: Rapporto Openpolis “L’opposizione che salva la maggioranza”
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