Imu, “Mancano indicazioni, prorogate i termini”. questo quello che i Caf scrivono al Governo e presentano una PROPOSTA DI SLITTAMENTO TERMINI
Imu, “Mancano indicazioni, prorogate i termini”
Imu, “Mancano indicazioni, prorogate i termini” è quello che i Caf ( Centro di Assistenza Fiscasle) scrivono al Governo. Ed hanno ragione. E’ da un po’ che leggo le pubblicità dei vari centri di compilazione dei redditi percepiti nell’anno 20121. Si offrono, come al solito i Centri Caf, riconosciuti dal governo per compilare i modelli 730 dei cittadini.
E, fino a qui, tutto bene, è un ottimo servizio ,che anch’io uso e, devo dire, in tanti anni, mi son sempre trovato benissimo. Ma il problema, come mi chiedevo vedendo queste “sorde” proposte di assistenza alla compilazione dei Redditi , 730 per il 2011 sta proprio nella mancanza di indicazioni sull’Imu che , da quest’anno, sostituisce l’ICI.
Sono 17 milioni gli italiani che ogni anno si rivolgono ai Caf per fare il 730 e normalmente gli operatori compilano “unitamente all’elaborazione della dichiarazione dei redditi, il modello di versamento dell’Ici, ove dovuta; così evitando ai contribuenti, spiega la Consulta dei Caf in una lettera inviata al sottosegretario all’Economia Vieri Ceriani, la necessità di doversi recare nuovamente presso le nostre sedi per il ritiro del modello nel periodo di massima attività lavorativa di tutti gli intermediari”.
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I Caf chiedono allora di disporre “in via legislativa che la prima rata dell’Imu dovuta per l’anno di imposta 2012 possa essere calcolata applicando le aliquote e le detrazioni di base”, oppure di valutare:
“l’opportunità, qualora le procedure per attuare i correttivi proposti lo richiedessero, di prevedere un congruo differimento del termine di pagamento della prima rata dell’imposta dovuta per l’anno 2012”.
“Auspichiamo una soluzione entro Pasqua altrimenti le difficoltà per contribuenti e operatori saranno veramente difficili da gestire”, dice all’Ansa il presidente della Consulta nazionale dei Caf , Valeriano Canepari. Una soluzione, suggerisce, potrebbe essere trovata come emendamento al dl fiscale, domani al voto delle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Canepari rileva infatti che, per mettere ordine sulla questione del primo acconto dell’Imu, serve “un dispositivo legislativo”.
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