Durante l’omelia della settimana scorsa, Papa Francesco aveva aperto le porte del Paradiso anche agli atei ma un portavoce del Vaticano ha affermato che gli atei andranno di diritto all’inferno.
Papa FrancescoQueste sono le parole pronunciate da Papa Francesco:”il Signore ha redento tutti noi, tutti noi, con il Sangue di Cristo: tutti noi, non solo i cattolici. Tutti! Padre, gli atei? Anche gli atei. Tutti! Siamo stati creati da bambini a somiglianza di Dio e il Sangue di Cristo ha redento tutti noi! E tutti noi abbiamo il dovere di fare del bene. E questo comandamento per tutti di fare del bene, penso, è un bel sentiero verso la pace. Se ognuno di noi fa la sua parte, se facciamo del bene agli altri, se ci incontriamo lì, facendo del bene, e noi andiamo lentamente, con dolcezza, a poco a poco, faremo quella cultura dell’incontro: abbiamo bisogno di quel tanto. Dobbiamo incontrarci per fare il bene. Ma io non ci credo, padre, io sono un ateo! Ma facciamo del bene: ci incontreremo là”.
Il Papa sostiene, quindi, che “fare del bene” non è una questione legata alla fede, ma è indipendente, deve essere visto come un dovere, per rendere meglio l’idea è “una carta di identità” che Nostro Signore ha dato a tutti noi.
Ma il reverendo Thomas Rosica, portavoce del vaticano, ha sottolineato che non basta “essere buoni” per essere salvati ma bisogna far parte attivamente della Chiesa e rimanere in questa. Rosica ha immediatamente chiarito che l’intento di Papa Francesco non era quello di aprire un dibattito teologico ma quello di far sapere al Mondo che anche gli atei possono godere della vita eterna se “buoni”.
In una nota scritta su USA Today, Greg Epstein, cappellano Umanista dell’università di Harvard ha dichiarato:”Siamo una comunità che sta solo cercando di fare il bene e vivere una vita buona, proprio come accade nella maggior parte della comunità”. Parole pronunciate da una bocca sorpresa ma al tempo stesso contenta e concordante con quello detto dal Papa.
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