Il Titanic “made in Cina” tornerà a solcare le acque degli oceani tra soli tre anni. L’idea è venuta ad un ricco magnate australiano che si è affidato a cantieri cinesi.
Salperà tra circa tre anni il nuovo Titanic, copia identica di quello affondato a largo dell’isola di Terranova dopo essersi scontrato contro un iceberg il 14 aprile del 1912. L’idea è venuta a Clive Palmer in occasione, un anno fa, della crimonia tenuta per l’anniversario della tragedia del Titanic originale. Palmer è un ricco uomo d’affari nel campo delle miniere autraliane ed ha deciso di costruire, come all’epoca, “la nave più grande, più moderna e più lussuosa della terra”.
Così, il mito del Titanic, rivivrà grazie alla passione per il lusso di un autraliano e alle capacità ingegneristiche dei cantieri Csc Jinling di Nanchino, di proprietà dello stato Cinese dal 1952.
E’ una sorta di passaggio di consegne simolico tra potenze mondiali. Il Titanic originale venne costruito nei cantieri irlandesi di Harland and Wolff sotto commissione di un armatore statunitense. La nuova nave, invece, verrà costruita da una potenza in veloce ascesa come l’Australia ed una già ampiamente emersa che continua ad infrangere ogni record di crescita come la Cina. Guardando la faccenda con occhi romantici, potrebbe assomigliare molto al passaggio da un’epoca ad un’altra, gli equilibri mondiali che da ovest si stanno prepotentemente spostando ad est. E così saranno i “comunisti” cinesi a raccogliere lo scettro della crocera più esclusiva su oceano, là dove i capitalisti newyorkesi e londinesi avevano fallito, vendendo affondare i loro sogni e speranze, contro un iceberg.
Il nuovo Titanic sarà identico al suo predecessore che giace sott’acqua, ogni dettaglio architettonico verrà riprodotto fedelmente a partire dalla stazza che sarà di di 46.328 tonnellate, per 269 metri di lunghezza con le quattro ciminiere nere per il vapore e gli arredi Luigi XVI della prima classe. Sarà una replica fedele in tutto, tranne nella tecnologia come dichiara Ge Biao, direttore dei cantieri di Nanchino: “come ai primi del Novecento, risulterà la più avanzata sul mercato“.
Per evitare che anche il Titanic II faccia la stessa tragica fine del I°, i cinesi hanno chiamato a collaborare alla realizzazione della nave le più quotate e note società del mondo in fatto di nautica, per assicurare un’esperienza unica e d’eccellenza che “non avrà paragoni nella storia”.
Nonostante manchino ancora 3 anni al viaggio inaugurale ed abbiano un costo più che proibitivo, tutti i 2400 biglietti sono stati già venduti. Anche la compagnia di navigazione sarà un omaggio a quella dei primi del novecento: dalla White Star Line diventerà la Blue Star Line.
Grazie al film di Cameron uscito nel 1997 che vinse 11 premi Oscar, il mito del Titanic è stato consacrato alla storia, inserendolo nell’immaginario collettivo come una storia epica. Successivamente, l’interesse per questa tragedia costata la vita a 1518 persone (e nel film anche a Leonardo di Caprio), si è destato sempre più, tanto da richiamare nuove spedizioni scientifiche e documentari nel tentativo di scoprire di più su quanto avvenuto nelle fredde acque del nord.
La rotta del nuovo Titanic ripercorrerà quella disgraziata dell’originale ma stavolta, siamo certi, qualsiasi imprevisto verrà avvistato per tempo grazie alle moderne tecnologie e alla scaramanzia che accompagnerà il solcare le acque del nuovo Titanic “made in Cina”.
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