Giovedi di passione per i Francesi…l’intervento del presidente Hollande sul canale di France 2
François Hollande a France 2Popolarità ai minimi storici per il presidente Hollande
Il presidene Hollande si è cimentato giovedì sera sul canale di France 2, in un intervento televisivo seguito da 8 milioni di ascoltatori.
Con il 35% di popolarità in continuo calo, come riportano i sondaggi di questi ultimi giorni, il presidente francese ha toccato il livello più basso del suo consenso e la sua partecipazione in televisione per più di un’ora, non ha certo invertito la tendenza.
Nessuno si attendeva che da questa intervista potesse derivare un radicale cambiamento, un capovolgimento della situazione. Si è trattato di un intervento fatto non per rivoluzionare ma per mostrare la decisione di un presidente che continuava sul cammino intrapreso.
Un sentiero che non sembra portare però molto lontano.
La situazione è difficile, critica, la crisi peggiore di quanto Hollande stesso se la immaginasse e i “miracoli”non sono proprio di attualità.
Le critiche, comunque e come prevedibile, sono cadute sul presidente Hollande, fustigato da una stampa imperante che non ha avuto pietà per colui che è diventato, ora, Monsieur Bricolage. I risultati economici negativi di venerdì, inoltre, non hanno certo migliorato la situazione: con il deficit che si attesta su 4,8 % contro il prognosticato 4,5% e il debito al 90,2% del PIB contro il previsto 89,9%.
« Ma priorité c’est l’emploi, mon cap c’est la croissance ! »
« Priorità all’impiego, direzione: la crescita » insiste il presidente Hollande, ma obbiettivi questi, che sembrano sempre più miraggi, difficili da raggiungere!
Le promesse del presidente Hollande
75 minuti di intervista per :
Annunciare ai Francesi che le allocations familiales, il contributo che lo Stato francese versa a tutte famiglie in cui ci sono come minimo due figli (a carico fintanto che questi non raggiungono la maggior età) non saranno fiscalizzate, non rientreranno dunque tra le entrate su cui si pagano tasse. Se saranno modificate, saranno unicamente ritoccate sulla base dei redditi delle famiglie. L’importo versato diminuirebbe dunque per quelle con maggiori possibilità.
Ritornare sullo spinoso tema “riforma-pensioni” sul quale l’allora candidato Hollande aveva voluto fare marcia indietro, contestando la tanto impopolare quanto necessaria riforma che il precedente governo aveva varato. Una delle prime azioni del suo governo era stata permettere il pensionamento a chi, pur con tanti anni di contributi, si era visto, con i criteri imposti dalla nuova legge, sfumare l’opportunità.
Giovedì sera, il presidente Hollande ha accennato a una riforma: 20 miliardi di euro di deficit confermano che bisognerà « travailler plus pour cotiser plus » lavorare di più perché la durata di vita si allunga e i contributi devono allinearsi, chiaramente salvaguardando il pensionamento per chi ha un alto numero di contributi.
Matrimonio per tutti annessi e connessi? Il matrimonio omosessuale una promessa della campagna presidenziale che sarà mantenuta.
PMA -procreazione medicalmente assistita ? la decisione affidata ai Saggi del CCNE (il comitato nazionale consultativo di etica), il responso entro la fine dell’anno.
Il loro verdetto sarà accettato, qualunque esso sia (….e inutile scomodare Ponzio Pilato nonostante la settimana santa, nella laicissima Francia)
Quanto alla « gestation d’autrui » (l’utero in prestito): rimarrà vietata fintanto che “ sarò presidente” afferma François Hollande.
75 minuti per annunciare che le tasse non aumenteranno nel 2013, ma anche per risuscitare la tassa à 75 % che diventerà un tributo aggiuntivo che peserà sui bilanci delle aziende.
Il vostro stipendio supera il milione di euro al mese (beati voi!) sarà la vostra ditta a pagare la terribile imposta al 75%, se ci tiene a conservarvi al suo servizio…beninteso a queste cifre!
L’intervento del presidente Hollande ha toccato altri soggetti di politica estera, di contributi alla difesa, le dimissioni di Jerome Cahuzac, la laicità…uno speech tutto in prima persona: Io Presidente, con nessuno spazio per i suoi collaboratori. Nocciolo centrale è stata comunque la politica economica e il mantenere le sue promesse elettorali, compresa questa tassa che colpisce gli alti stipendi da tanti ritenuti indecenti.
Nessuna angoscia dunque per i calciatori delle equipe francesi, (se mai si fossero lasciati prendere dall’ansia).
Con il 75% a carico dell’azienda possono dormire sonni tranquilli, anche se non avevano seguito le scelte di Ibrahimovic che negoziando il suo contratto al Paris St Germain (PSG) si era ben cautelato richiedendo un compenso netto.
Nel caso dell’ex attaccante del Milan, le tasse erano già a carico del proprietario: il ricchissimo Qatar per il quale non è certo il caso di inquietarsi.
Pochi rischi che vada in fallimento con tutti i suoi possedimenti e con gli introiti derivanti da pubblicità, spettatori, supporter, tifosi che permettono e incoraggiano simili flussi di denaro.
Si sta per concludere questa lunga settimana per il presidente Hollande, che non è riuscito a convincere i suoi elettori e ancor meno quelli che non hanno votato per lui. Idue terzi degli intervistati nei sondaggi si sono detti “non convinti” dall’intervento del presidente Hollande.
Una vera settimana di passione…domani è Pasqua e nei giardini, grandi e bambini si lanceranno nella caccia all’uovo.
Il presidente Hollande riuscirà a trovare il suo uovo di Colombo?
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