Era stata annunciata una settimana fa la visita che il Papa Benedetto XVI ha oggi svolto alla casa per anziani “Viva gli Anziani”, gestita dalla comunità di Sant’Egidio, in via Nicola Fabrizi 2, a Roma, in occasione dell’Anno Europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni.
Un momento importante perché si parla sempre di giovani, rappresentanti del futuro del mondo, e si tende a tralasciare l’importanza degli anziani, nel loro ruolo di testimoni di eventi passati e di educatori e modelli per le generazioni più giovani.
Ecco dunque riportate le parole che il Papa Benedetto XVI ha proferito, in occasione della ricorrenza e dell’opportunità di riflettere sui passaggi generazionali che si susseguono, in cui il Papa ha condannato la tendenza delle società moderne di considerare gli anziani come un peso inutile, poiché visti solamente come improduttivi: “La qualità di una società, vorrei dire di una civiltà, si giudica anche da come gli anziani sono trattati e dal posto loro riservato nel vivere comune. Nella Bibbia, la longevità è considerata una benedizione di Dio; oggi questa benedizione si è diffusa e deve essere vista come un dono da apprezzare e valorizzare. Eppure spesso la società, dominata dalla logica dell’efficienza e del profitto, non lo accoglie come tale; anzi, spesso lo respinge, considerando gli anziani come non produttivi, inutili. Tante volte si sente la sofferenza di chi è emarginato, vive lontano dalla propria casa o è nella solitudine. Penso che si dovrebbe operare con maggiore impegno, iniziando dalle famiglie e dalle istituzioni pubbliche, per fare in modo che gli anziani possano rimanere nelle proprie case. La sapienza di vita di cui sono portatori è una grande ricchezza. La qualità di una società si giudica anche da come gli anziani sono trattati e dal posto loro riservato nel vivere comune. Chi fa spazio agli anziani fa spazio alla vita! Chi accoglie gli anziani accoglie la vita!”.
E sempre nel contesto dell’Anno Europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra giovani, oltre al tentativo di “riabilitare” la figura dell’anziano, che non va visto solo con l’occhio economico come colui che non produce più, Papa Ratzinger ha inoltre aggiunto: “E proprio in questo contesto desidero ribadire che gli anziani sono un valore per la società, soprattutto per i giovani. Non ci può essere vera crescita umana ed educazione senza un contatto fecondo con gli anziani, perchè la loro stessa esistenza è come un libro aperto nel quale le giovani generazioni possono trovare preziose indicazioni per il cammino della vita”.
Cerchiamo quindi di non scordare questa importante porzione della società che ha contribuito nei tempi passati a garantirci ciò di cui disponiamo oggi, ma cerchiamo di apprendere utili insegnamenti da chi ha visto più cose di noi e tentiamo di evitare quella triste condizione che è la solitudine, perchè, come ricorda Papa Benedetto XVI, “è bello essere anziani!“.
Ecco il video pubblicato da Repubblica con il discorso del Papa.
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