Che i prezzi dei prodotti Apple siano alti, non è una novità, soprattutto confrontati ai prodotti simili di marche rivali, ma fino ad oggi non si sapeva con certezza quale fosse il margine di guadagno della Apple sulla vendita dei suoi prodotti. Oggi, invece, IHS ha pubblicato un’analisi dettagliati sui costi dei materiali realizzati per il nuovo iPad Mini: il totale è di 188 dollari, ovvero 147 euro circa, per il modello base (wifi da 16 GB). Nei negozi italiani la stessa versione base dell’iPad mini è venduta a 329 euro, il che vuol dire che Apple per ogni unità spende 188 dollari e ne guadagna oltre 150! L’analisi di IHS si aggiunge a quella condotta nel mese di ottobre da KGI, che aveva tra l’altro svelato risultati simili.
È chiaro che nell’analisi fatta da IHS viene considerato esclusivamente il costo dei materiali e non considera invece altri settori quali, sviluppo, marketing e progettazione, ma il divario tra il costo effettivo ed il prezzo di vendita rimane comunque elevato.
Nonostante le lamentele riguardo al prezzo, comunque, nel primo weekend di vendita sono stati comprati 3 milioni di nuovi iPad e iPad mini. Sono proprio queste le parole usate da Tim Cook, amministratore delegato della Apple, per descrivere il successo ottenuto: “Ai clienti l’iPad di quarta generazione e il nuovo mini iPad sono piaciuti. Abbiamo messo a segno un nuovo week end record e il mini iPad è andato praticamente esaurito”.
Nonostante le parole di Tim Cook sembrino ottimiste e soddisfatte, c’è un altro fattore da considerare: è vero che gli iPad mini sono andati a ruba e quelli consegnati ai negozi sono già terminati, ma le liste di attesa per ricevere il prodotto nei prossimi mesi non sono così alte come ci si potrebbe aspettare. E come mai? Perché proprio il prezzo dell’iPad Mini ha spinto molti consumatori a comprare il Kindle Fire venduto da Amazon!
Secondo il portavoce di Amazon, Drew Hardener, infatti “mercoledì è stato il giorno con le maggiori vendite per il Kindle Fire HD da 199 dollari, da quando è stato presentato. Ne abbiamo venduti il triplo rispetto alla settimana scorsa”. Il mercoledì in questione in cui Amazon ha registrato record di vendita, è il 24 ottobre scorso, il giorno successivo alla presentazione dell’iPad Mini. Sembra quindi evidente qual è stata la tattica utilizzata da molti interessati a comprare: hanno aspettato di scoprire l’effettivo prezzo dell’iPad Mini e, una volta scoperto, molti di loro hanno preferito rinunciare al prodotto firmato casa Apple dando maggiore importanza all’aspetto economico (329 euro contro 199) ed orientandosi invece all’acquisto del Kindle Fire.
Si è verificata questa situazione di attesa ed indecisione fino all’ultimo momento perché inizialmente giravano voci di un ipotetico prezzo di 250 euro per l’iPad mini e, se così fosse stato, la differenza con Amazon sarebbe stata solo di 50 euro e molti non avrebbero rinunciato alla griffe di casa Apple.
Vale la pena di chiedersi se Apple non abbia perso una buona occasione: con un prezzo più basso l’iPad mini sarebbe risultato più competitivo rispetto al Kindle e, rinunciando al margine di guadagno su ogni dispositivo venduto, Apple avrebbe però messo K.O. la concorrenza.
Evidentemente l’azienda di Cupertino sa che non ha bisogno di risultare così competitiva e troverà sempre chi è disposto a comprare i suoi prodotti anche a prezzo più alto. Apple punta dunque a mantenere la strategia economica di sempre, rinunciando magari a qualche pezzo venduto, ma guadagnando moltissimo dai margini di ogni prodotto venduto.
Quella del prezzo basso è un’arma che Apple potrà, caso mai, giocarsi in futuro se la concorrenza con Amazon dovesse farsi più forte. Per ora, possiamo solo constatare come le critiche e lamentele di alcuni non abbiano in realtà danneggiato né le vendite, né lo spirito della Apple.
Commenti riguardo il post