Da oggi alle 12 è iniziata la prevendita dei biglietti per i concerti italiani dei Muse anche in tutti i punti vendita TicketOne dopo che nei due giorni scorsi le vendite online (su www.vivoconcerti.it e su www.ticketone.it) dei preziosissimi tagliandi hanno toccato cifre incredibili. La prevendita proseguirà in tutte le rivendite autorizzate fino al 30 novembre.
La band inglese toccherà l’Italia il prossimo 28 giugno (Torino) e il 6 luglio (Roma). I Muse tornano dunque a Roma dopo sette anni, un periodo costellato di grandi successi.
Difficile inquadrare i Muse all’interno di un singolo genere musicale. La loro musica infatti è piuttosto eclettica e risente di vari influssi, dal progressive rock al grunge.
La band nacque nel 1992 dalla fusione di due gruppi musicali: i “Gothic Plague” del cantante Matthew Bellamy e del batterista Dominic Howard convinsero infatti il batterista dei “Fixed Penalty” Chris Wolstenholme ad aggiungersi al nuovo gruppo, che cambiò nome in “Rocket Baby Dolls”, come bassista.
Da allora il gruppo ha inanellato una lunghissima serie di successi, pubblicando 7 album e conquistando prestigiosi riconoscimenti. Dopo il successo dei primi EP (in particolare Muscle Museum) nel 1999 arriva Showbiz, seguito da Origin of Symmetry (2001), Absolution (2003), Black holes and revelations (2006), The Resistance (2009) e The 2nd law (2012). Il primo estratto dal nuovo album, dal titolo Survival, è stato tra l’altro l’inno dei Giochi Olimpici di Londra 2012.
Le performance dei Muse non lasciano certo mai delusi e fanno dell’imprevedibilità il proprio marchio di fabbrica. Ne sa qualcosa persino Simona Ventura, che nel 2009 quando ancora conduceva “Quelli che il calcio” li ospitò e venne da loro apertamente beffata. I tre componenti del gruppo si presentarono infatti a ruoli invertiti: il cantante Bellamy alla batteria, il batterista Howard nella parte del cantante e il bassista Wolstenholme alla chitarra (solitamente suonata da Bellamy). A fine performance (ovviamente in palese playback e con Bellamy volutamente sempre fuori tempo nei movimenti) la Ventura, ancora ignara di tutto, intervistò persino il batterista…ovviamente credendo ancora che fosse il cantante.
Fin qui lo scherzo, ma quando si tratta di fare buona musica i Muse non scherzano di sicuro! Avete già acquistato i biglietti?
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