Hollande dopo il caso Cahuzac corre ai ripari, sotto una pioggia di critiche
Hollande, tradito dal ministro del bilancio, sbarra la strada delle cariche pubbliche ai condannati
Hollande ha il viso tirato quando dichiara che gli eletti non “potranno più svolgere nessun mandato pubblico: l’esemplarità dei responsabili pubblici sarà totale”. Nelle prossime settimane sarà il parlamento ad esaminare un progetto di legge che contempli la pubblicazione la pubblicazione ed il controllo dei patrimoni dei ministri e di tutti i parlamentari.
Il tradimento del suo ex ministro del bilancio ha fortemente segnato il governo Hollande, attirando le critiche di giornalisti ed avversari politici, che principalmente gli rimproverano (sollevando anche più di qualche dubbio) il fatto di non essere stato a conoscenza della condotta elusiva nei confronti del fisco da parte di quel suo ministro che voleva essere proprio un paladino anti-evasione. La pioggia di critiche nei confronti di Hollande proviene da tutte le parti: partiti di opposizione, giornali e anche dalle sue stesse fila.
C’è chi afferma che, visto il personaggio ( Jérome Cahuzac, chirurgo plastico arricchitosi con l’attività nella sua clinica privata a Parigi, ha sempre fatto parte della cosiddetta “sinistra caviale” parigina, progressista ma frequentatrice di ristoranti di lusso e club esclusivi della capitale), potesse essere prevedibile l’esistenza di frodi al fisco tramite depositi esteri.
Sì, perché se la confessione tardiva di Cahuzac riguarda un singolo conto in svizzera, fonti giudiziarie e giornalistiche accennano a conti (al plurale) in Svizzera e forse anche a Singapore.
Sotto la pioggia di critiche e in piena tempesta, l’Eliseo annuncia una serie di misure, principalmente tre, che tuttavia sono già allo studio da tempo: la riforma del Consiglio superiore della magistratura, la pubblicazione dei patrimoni dei politici e l’ineleggibilità dei condannati. Tutto questo per dare l’impressione di una reazione a questo evento che ha fortemente minato la credibilità di Hollande, del suo governo, ma anche più in generale della classe politica francese.
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