Himalaya, 13 alpinisti, di varie nazionalità, tra cui 1 italiano, sono morti per la caduta di una valanga sul monte Manaslu, durante l’ascesa di una vetta.
Himalaya, sarebbero probabilmente 13 gli alpinisti morti per causa di una valanga Lo apprendiamo da fonti diplomatiche in Nepal
Himalaya, tragico destino per 11 alpinisti, di varie nazionalità che sono rimasti coinvolti in un tragico incidente provocato dalla caduta di una valanga.
Tra di loro c’era un alpinista italiano, perito, anche lui durante la scalata di una vetta del complesso Himalaiano. Apprendiamo questo da fonti ufficiali di stampa alle quali le informazioni, sono pervenute da sedi diplomatiche in Nepal:
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Altri due scalatori italiani, Silvio Mondinelli e Marco Confortola, che si trovavano in un campo base del monte Manasnu, sono invece incolumi. Fonti nepalesi indicano che nel complesso le vittime della tragedia potrebbero essere undici, fra cui anche un cittadino tedesco.
“Ho contato almeno 13 morti fuori dalla valanga, ma è probabile che ce ne siano ancora altri sotto”. Lo ha riferito Silvio Mondinelli, uno degli alpinisti italiani sopravvissuti alla slavina.
Il tragico incidente è avvenuto sul monte Manaslu, nel Nord ovest del Nepal.
L’Himalaya o Himalaia, detta anche Tetto del Mondo, è una catena montuosa dell’Asia, che separa India, Pakistan, Nepal e Bhutan dalla Cina. È lunga circa 2.400 km per una larghezza di circa 100–200 km; è connessa verso occidente con la catena dell’Hindu Kush afgano.
Vi sono comprese le più alte vette del mondo, come il Monte Everest (8848 m), il K2 (8611 m) ed il Kanchenjunga (8589 m). In sanscrito, Himalaya significa la Dimora delle Nevi Eterne.
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