Gustav Klimt il Doodle di Google a lui dedicato a 150 anni dalla sua nascita. Klimt è il pittore più rappresentativo dell’art nouveau
Gustav Klimt e l’art nouveau
Gustav Klimt (Vienna, 14 luglio 1862 – Neubau, 6 febbraio 1918) è stato un pittore austriaco, uno dei massimi esponenti dell’Art Nouveau (stile Liberty, in Italia), protagonista della secessione viennese.
Gustav Klimt nasce nel 1862 a Baumgarten, quartiere di Vienna, secondo di sette fratelli. Il padre Ernest, immigrato boemo, è orafo, la madre, Anna Finster, appassionata di musica lirica. Le condizioni economiche della famiglia, già compromesse, diventano precarie dopo la crisi economica del 1873causata dal fallimento dell’Esposizione Universale di Vienna.
Elemento chiave dei lavori di Klimt è la figura femminile. Anche quando rappresentano figure allegoriche, le donne sono visibilmente ritratte da personaggi della vita quotidiana; talvolta si tratta di prostitute che, anche se ingentilite dalle citazioni classiche nel contesto del quadro, vengono raffigurate ad esempio con acconciature vaporose e trucco pesante. Oppure vengono rappresentate come femmes fatales, tema molto in voga al tempo (basti pensare alle illustrazioni di Aubrey Beardsley per la Salomè di Oscar Wilde).
Nella Giuditta II del 1909 la donna ritratta, Adele Bloch-Bauer (donna dell’alta borghesia Viennese), ha quasi sembianze di una sirena. Questo scandalizza la società viennese dell’epoca che avrebbe accettato senza problemi personaggi femminili idealizzati, ma che non può non notare l’eccessivo realismo di certe figure e soprattutto dei nudi. Un’altra caratteristica della sua pittura è l’ornamento con forme ed elementi classici, che non solo svolgono funzione decorativa, ma assumono anche valenze simboliche, dando il massimo risalto alla figura centrale.
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Nonostante lo scandalo tra i benpensanti, Gustav Klimt trova i suoi mecenati tra le ricche famiglie ebree della borghesia viennese, che amano l’arte d’avanguardia: l’industriale dell’acciaio Karl Wittgenstein, la famiglia Knips, l’imprenditore tessile Wärndorfer. Alle mogli di questi influenti personaggi, Klimt dedicherà dei famosi ritratti.
Gustav Klimt è il pittore più rappresentativo dell’art nouveau. Partito da una formazione artistica ancora tradizionale, diviene uno dei massimi esponenti della secessione viennese. In lui prevalgono il simbolo, l’evocazione della realtà, piuttosto che la sua rappresentazione; la linea elegante, morbida e sinuosa, la bidimensionalità delle forme, l’accostamento sapiente dei colori, il preziosismo, in una fusione e in un assorbimento delle più svariate componenti, che vanno dalla conoscenza dei mosaici di Ravenna (fulgore e divisionismo cromatico, superamento della realtà, assenza di volumetria) fino alle più recenti acquisizioni artistiche (simbolismo, decadentismo) e psicoanalitiche (l’espressione dell’inconscio attraverso il segno pittorico). Ma l’arte di Klimt non è tutta o soltanto espressione di un mondo interiore morbosamente angosciato, come appare in molte sue opere: egli è capace di rendere anche l’ultima magica poesia di un belpaesaggio o la forza interiore che emana dai visi di alcuni ritratti femminili.
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