Durante la prima settimana di dicembre si terrà a Dubai una conferenza della ITU (International Telecommunication Union, agenzia dell’ONU). I 193 Paesi aderenti alle nazioni Unite sono chiamati a decidere del futuro di Internet e soprattutto della sua governance.
La conferenza dovrebbe aggiornare (l’ultima volta lo fece nel 1988) il trattato riguardo le telecomunicazioni globali, creando così anche nuove regole per Internet. Sia gli Stati Uniti che molto utenti di Internet si sono già lamentati delle proposte di Russia e Cina che potrebbero minacciare una rete libera e aperta (scopo e funzione principale di Internet) e dare invece più poteri di controllo all’ITU.
Google si è opposto già mercoledì scorso a questo incontro, dichiarando che “è solo un incontro a porte chiuse per autorizzare la censura e regolamentare il Web in modo restrittivo. È un evento che si verifica quando crescono gli interessi contro una rete Internet libera e aperta”. Queste parole sono state diffuse sul blog del gruppo google: www.google.com/takeaction .
Su questo sito è nata la proposta di mobilitare il mondo di Internet firmando una petizione. Google stesso ha infatti affermato: “per un mondo libero e aperto è necessaria una Rete libera e aperta. Il futuro di Internet non dovrebbe essere determinato dai soli governi. Dovrebbero essere coinvolti anche i miliardi di persone di tutto il mondo che utilizzano Internet, senza dimenticare gli esperti che la costruiscono e la gestiscono”.
Google continua a manifestare il suo dissenso, affermando anche che “alcune proposte di modifica del trattato potrebbero permettere ai governi di censurare la legittima libertà di espressione, o persino consentire loro di interrompere l’accesso a Internet. Altre potrebbero imporre a servizi come YouTube, Facebook e Skype il pagamento di nuovi tributi per poter raggiungere utenti di altri Paesi. Questo potrebbe limitare l’accesso alle informazioni, in particolare nei mercati emergenti”.
Aderendo a questa petizione utenti da tutto il mondo hanno espresso la oro opposizione alla regolamentazione dei governi che controllano Internet attraverso l’ITU.
Ecco il video della campagna contro ITU che Google sta diffondendo attraverso il blog “take action”:
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