Bomba atomica sulla Luna? E’ tutto vero, il documento è ora pubblico e consultabile in Rete!
Clamorose rivelazioni dal passato. Ai tempi della Guerra Fredda gli americani avevano progettato di far esplodere una bomba atomica sulla Luna. Il folle gesto sarebbe stato un forte messaggio di ostilità nei confronti dei sovietici e sarebbe stato, indubbiamente, un clamoroso evento globale poiché l’esplosione sarebbe stata vista anche dalla Terra.
Il progetto sarebbe stato elaborato dalla United States Air Force e risalirebbe al 1958, poco dopo il lancio nello spazio dello Sputnik da parte dei russi. L’esplosione avrebbe dovuto intimorire i nemici “rossi” e indurli a non intralciare ulteriormente i piani americani nella “corsa” allo Spazio.
Il progetto, in codice “A119”, venne per la prima volta divulgato nel 2000 all’Observer dal fisico Leonard Reiffel, che in gioventù era stato collaboratore di Enrico Fermi e vicedirettore della Nasa ai tempi delle missioni Apollo.
Da alcuni giorni sono disponibili e visibili online le carte di un documento finora tenuto strettamente top secret. Il documento, lungo 190, si intitola “Study of Lunar Research Flights, Volume I” e, se volete, potete scaricarlo in formato pdf direttamente da Qui.
Il progetto consisteva nel lancio di un missile nucleare sulla Luna. Nel documento si legge, tra le altre cose “Le esplosioni nucleari sul territorio lunare sono parte di questo rapporto assieme a informazioni scientifiche che potrebbero essere ottenute da queste esplosioni”.
I calcoli sul lancio furono affidati ad un ancora giovanissimo astronomo Carl Sagan, scomparso nel 1996 e tra i fondatori del Progetto SETI, finalizzato alla ricerca di intelligenze extraterrestri.
Il progetto atomico lunare fu fortunatamente abbandonato, probabilmente a causa dei gravi rischi cui la stessa atmosfera terrestre sarebbe stata potenzialmente esposta
Gli anni della Guerra Fredda hanno lasciato tracce indelebili, soprattutto negli animi di milioni di persone che hanno vissuto il dramma del mondo diviso in due blocchi contrapposti e il terrore continuo che, un giorno o l’altro, qualcuno potesse premere un famigerato bottone e, con esso, cancellare l’esistenza stessa del Mondo.
Ora sappiamo che in quel periodo la follia raggiunse vette cui forse neppure la fantascienza più spinta e più noir aveva osato pensare.
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