Dopo cinque giorni consecutivi di fuochi e fiamme israeliani sulla Striscia di Gaza, il bilancio di oggi domenica 18 novembre é di 18 morti. Tra le 18 persone colpite a morte una maggioranza di donne e bambini, rispettivamente quattro e nove.
Bombardamenti aerei e tiri dalle navi e, in previsione di un attacco terrestre, l’esercito israeliano è in postazione lungo la frontiera tra Israele e la Striscia di Gaza con 7500 riservisti che sono stati richiamati mentre dal canto loro i palestinesi fanno susseguire lanci di razzi dalla striscia di Gaza diretti al sud di Israele ma anche verso la capitale commerciale Tel Aviv.
Come sembrano lontani i tempi del film “Il cochon de Gaza” che descrive con una sorta di leggerezza la dura vita, in equilibrio continuamente precario, dei palestinesi con gli israeliani “in casa”.
E non è un eufemismo, Jafaar, il pescatore palestinese che nella sua pesca miracolosa trova nella sua rete un maiale vietnamita, deve coabitare con degli israeliani che gli hanno requisito la casa e del piano superiore ne hanno fatto una torre di avvistamento.
Il ministro degli esteri francesi Laurent Fabius attualmente in Israele per cercare di ottenere un “cessate il fuoco”ha incontrato questo pomeriggio diversi responsabili israeliani insistendo su termini come “urgenza”, “cessate il fuoco”perché “la guerra deve essere evitata, puo’ essere evitata”.
E mentre l’allarme antiaereo risuona a Tel Aviv e uno dei giornalisti del quotidiano Haaretz afferma di aver udito una forte esplosione nel centro della città, la vita altrove segue il suo corso come sempre.
A Parigi i cattolici integralisti manifestano contro il matrimonio gay dopo che ieri vi sono state manifestazioni contrarie alla legalizzazione dell’unione tra omosessuali nelle maggiori città francesi e tra non molto chiuderanno in tutta la Francia i seggi del UMP dove da stamani si vota per rinnovare ed eleggere il nuovo presidente del partito e i 300 000 iscritti all’UMP potranno esprimere la propria preferenza.
Ballottaggio senza possibilità di altra scelta tra l’ex primo ministro François Fillon e il segretario del partito Jean François Copé.
A partire delle ore 20 si dovrebbe avere la risposta di chi prenderà le redini tenute in precedenza da Nicolas Sarkozy, di cui il partito si sente a quanto pare orfano…ma l’ex padre invece è tutto dedito a ben altre attività e tiene conferenze dai primi di ottobre: New York, Sao Paolo, consegna premi a Mosca e di oggi la notizia della sua prossima conferenza per il 21 novembre a Londra.
Intanto al Vendée Globe una nuova chiglia crea problemi al suo skipper che deve cercare riparo per tentare di risolvere il problema.
Il mondo continua tranquillamente a girare e intanto a Gaza i morti sono saliti a 20.
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