Fratelli Grimm, Jacob Ludwig Karl e Wilhelm Karl scrissero le più famose fiabe di tutti i tempi. Fiaba: La vecchia mendicante
Fratelli Grimm, Jacob Ludwig Karl e Wilhelm Karl, chissà quanti di voi avranno letto o a quanti avranno raccontato per farvi addormentare, una delle stupende fiabe dei fratelli Grimm. Il Doodle di Google è dedicato oggi 20 dicembre 2012 al 200°anniversario delle loro fiabe.
Questo Doodle è interattivo, se si clicca a destra si prosegue nelle immagini di alcune delle tantissime fiabe del Fratelli Grimm, e se si clicca a sinistra si torna indietro. Alla fine del Doodle comparirà per pochissimi attimi una simpatica vecchina su una sedia a dondolo che tesse una sciarpa a forma di Google …dopodichè si aprirà la ricerca di Google.
Difficile dire quale, dei fratelli Grimm, sia la più bella fiaba, anzi direi impossibile, visto che ce n’è per tutti i gusti, da Hänsel e Gretel, a Biancaneve, oppure Cenerentola, il Principe ranocchio, Cappuccetto rosso, ed altre meno famose ma altrettanto belle e soprattutto, come tutte le fiabe dei fratelli Grimm, ricche di significato ed ognuna con un chiaro e distinto insegnamento.
Jacob Ludwig Karl Grimm (Hanau, il 4 gennaio del 1785 – Berlino 20 settembre 1863) ed il fratello Wilhelm Karl Grimm (Hanau, il 24 febbraio 1786 – Berlino 16 dicembre 1859) erano due linguisti tedeschi la cui passione era quella di tenere viva la tradizione popolare tedesca rielaborando e scrivendo le antiche fiabe popolari che, fino ad allora, altro non erano che semplici ricordi tramandati da generazione in generazione.
Ai fratelli Grimm si deve appunto il lavoro di elaborazione culturale, trascrizione ma soprattutto rielaborazione in chiave letteraria di questi bellissimi ed affascinanti ma, frammentati, momenti di antica storia e tradizione fiabesca tedesca:
“I fratelli Grimm sono diventati celebri per aver raccolto ed elaborato moltissime fiabe della tradizione tedesca; l’idea fu di Jacob, professore di lettere e bibliotecario. Nei loro volumi pubblicarono tuttavia anche fiabe francesi, che i Grimm conobbero attraverso un autore ugonotto che costituiva una delle loro principali fonti. Le loro storie non erano concepite per i bambini; oggi, molte delle loro fiabe sono ricordate soprattutto in una forma edulcorata e depurata dei particolari più cruenti, che risale alle traduzioni inglesi della settima edizione delle loro raccolte (1857)”.
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“Le storie dei fratelli Grimm hanno spesso un’ambientazione oscura e tenebrosa, fatta di fitte foreste popolate da streghe, goblin, troll e lupi in cui accadono terribili fatti di sangue, così come voleva la tradizione popolare tipica tedesca. L’unica opera di depurazione che sembra essere stata messa consapevolmente in atto dai Grimm riguarda i contenuti sessualmente espliciti, piuttosto comuni nelle fiabe del tempo e ampiamente ridimensionati nella narrazione dei fratelli tedeschi”.
Fiabe belle,quelle dei fratelli Grimm, stupende, fatte per sognare e per pensare anche con la propria testa e ragionare se, l’esito della favola raccontata, dopotutto fosse l’esito migliore oppure …
La vecchia mendicante:
C‘era una volta una vecchia; hai già visto una vecchia che va a mendicare? Anche questa mendicava, e quando le davano qualcosa, diceva: -Dio vi ricompensi!-. La mendicante giunse a una porta e là, davanti al fuoco, c’era un simpatico monello che si scaldava. Il ragazzo disse gentilmente alla povera vecchia, che se ne stava sulla soglia tutta tremante: -Venite, nonnina, e scaldatevi-. Ella si avvicinò, ma si accostò troppo al fuoco, sicché‚ i suoi vecchi stracci presero ad ardere, senza ch’ella se ne accorgesse. Il ragazzo era là che guardava: non avrebbe forse dovuto spegnere? Vero che avrebbe dovuto spegnere? E se non avesse avuto acqua, avrebbe dovuto versare dagli occhi tutta l’acqua che aveva in corpo, così avrebbe avuto due bei ruscelletti per spegnere!
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