Frank Zamboni 112° anniversario della nascita, Doodle di Google dedicato all’inventore della prima macchina levigatrice per ghiaccio. FOTO
Frank Zamboni nel 112° anniversario della nascita per l’uomo che, stanco di vedere gli uomini rifare a mano la superficie del ghiaccio, nel 1940, avviata la gestione di Iceland,a Paramount in California, una pista di pattinaggio della categoria outdoor, progettò una macchina, la prima macchina capace di fare il lavoro di 10 uomini in appena 10 minuti: la Rolba o ice resurfacer
Doodle di google che si anima e che mostra appunto il pattinaggio su una pista ghiacciata, ovviamente ben levigata e, tutto questo si deve all’inventiva di Frank Zamboni, nato a Pocadello in Idaho, che, iniziato ad occuparsi del ghiaccio con la gestione di una pista di pattinaggio, nel 1949 mise in atto il primo vero progetto di ice resurfacer (letteralmente rettificatore di ghiaccio) definita anche Rolba , il macchinario più importante dell‘hockey su ghiaccio!
Ma il lavoro di Frank Zamboni non si fermò perché proseguì nello sviluppo di quella prima ice resurfacer , il secondo modello:
“Il secondo ordine venne commissionato da Sonia Henie, finlandese olimpionica di pattinaggio artistico, che trasferitasi a Chicago aveva intrapreso la carriera di attrice e aveva messo su lo spettacolo “Hollywood on Ice Review“. In questo caso Frank spedì a Chicago il “Modello B” smontato e poi lo assemblò sul posto”.
Il lavoro di Fank Zamboni continuò a svilupparsi sempre di più fino a quando si giunse al vero modello di ice resurfacer completo, il completamento dell’evoluzione degli altri precedenti modelli. Attualmente questo quarto modello ora si trova esposto alla U.S. Hockey Hall of Fame (Eveleth, Minnesota), ed ai tempi, venne invece venduto all’Ice pades nel 1952.
Il figlio di Frank Zamboni si chiama Rich ed ha raccontato così la voglia che spinse suo padre a realizzare questa ice resurfacer:
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“Mio padre, essendo cresciuto in una fattoria in Idaho a stretto contatto con macchinari di vario tipo, aveva un approccio meccanico di vedere le cose”, spiega Rich. “Poi quando si è trasferito nel sud della California e si è inserito nel settore elettrico, ha incominciato a studiare e sviluppare una mentalità più ingegneristica. La sua comunque non era una conoscenza scolastica, semplicemente stava insieme alle persone che potevano rispondere a tutte le sue domande. Aveva la capacità di guardare le cose e provare a farle funzionare insieme e se non ci riusciva provava qualcosa di diverso”.
Quindi un Doodle video games dedicato a Frank Zamboni per capire e per giocare quello di oggi 16 gennaio 2013 dedicato a questo inventore che semplificò completamente l’arte di spianare il gjhiaccio con una mentalità ingegneristica
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