Francia cancella la Tav? Per ora la Francia ha dei forti dubbi, occorre un nuovo accordo e nuovi fondi, con l’Italia e Bruxelles
Francia frena e ferma i lavori per la Tav
Francia, dubbi sul proseguimento dei lavori per la Tav causati dai grandi costi e la mancanza di fondi, hanno indotto la Francia a frenare sui lavori della Tav. Occorrono nuovi fondi e nuovi accordi, oltretutto la Francia risente del crollo del traffico merci che avviene da anni.
Assurdo ma vero, questi dubbi della Francia sono le stesse ragioni dei No Tav che sono ancora in carcere!
In Francia dopo che Le Figaro aveva anticipato l’intenzione di Parigi di riesaminare ed eventualmente rinunciare a diversi progetti di Tgv (Tav), tra cui la tratta in Val Di Susa, da tempo oggetto di scontri anche accesi fra le diverse fazioni, in serata il governo francese ha spiegato che la Torino-Lione ha ”un’importanza maggiore”, ”diversa dagli altri”, ma per poter passare alla sua concreta realizzazione servono ”nuovi finanziamenti” da parte della Ue:
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Data la crisi economica, serve un nuovo accordo con l’Italia e con Bruxelles su questa vicenda.
Certo che il momento sia in Francia che in Italia, non è dei migliori … e queste dichiarazioni sembrano proprio dare atto a tutti i problemi che i No Tav avevano da tempo sollevato.
Ieri, in Francia, il ministro del Bilancio, Jerome Cahuzac, ha detto:
Lo Stato ha previsto una serie di progetti senza averne fissato i finanziamenti. Il governo non avrà altra scelta che rinunciare ad alcune opzioni. Ridaremo un senso alle politica dei trasporti, un senso che è mancato al Paese.
Oggi, in Francia, il ministro dei Trasporti, Frederic Guivillier, ha detto:
I progetti ferroviari annunciati dal precedente governo sono stati come una promessa elettorale. Frederic Guivillier ha anche insistito sull’opportunità di migliorare le linee esistenti piuttosto che crearne di nuove.
E da noi in Italia … cosa si pensa a livello governativo?
Corrado Passera, ministro dello Sviluppo economico:
Il progetto della Torino-Lione è totalmente confermato da parte nostra e in maniera piena da parte del governo francese. Non c’é in nessuna delle loro ipotesi una modifica a piani approvati.
Voi, dopo questa dichiarazione, penserete che tutto quello scritto sopra sia frutto di un’invenzione ma … non penso proprio, l’informazione sui dubbi della Francia sono reali e certificati ufficialmente!
Ma allora?
E’ solo la vecchia politica da “struzzo” italiana.
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