Il 2 novembre è avvenuta a Milano un’aggressione violentissima e molto rapida, che ha portato alla morte di Anthony Topacio Edison, 34enne, disoccupato, filippino, ucciso a furia di calci e pugni all’una di notte davanti alla sala Bingo di Viale Zara a Milano.
Gli aggressori, connazionali della vittima, sono stati bloccati subito, ancora sporchi di sangue e sono stati arrestati con l’accusa di omicidio volontario aggravato. La vittima (che abitava in Via Plinio con moglie i figlia) è stata trovata supina sul marciapiede, e gli aggressori, alterati non si sa se dall’alcool o se da stupefacenti, avevano mani, scarpe e vestiti sporchi di sangue. Fortunatamente sono stati individuati immediatamente grazie ad alcune testimonianze: l’aggressione è stata addirittura ripresa con un cellulare, oltre che dalle telecamere di sicurezza del Bingo.
Gli arrestati sono Leonil Delacike, 26 anni, Rafel Gujanes, 24 anni, entrambi con precedenti per rissa, e Mark Dimapasoc, 28 anni, incensurato. Tutti e tre sono di origine filippina, ma avevano documenti regolari per stare in Italia.
Dalla ricostruzione che è stata fatta, probabilmente i 3 avevano un appuntamento con la vittima e, quando si sono incontrati, è nata una discussione sfociata poi in un pestaggio. Probabilmente la situazione è sfuggita di mano agli aggressori che magari avevano qualche conto in sospeso con la vittima, ed è finita molto peggio di quelle che erano le reali intenzioni. Edison aveva in tasca 5 grammi di shaboo (0,5 grammi in un portapillole appeso alla catenina che portava al collo ed i restanti grammi in un portamonete), 210 euro in contanti e due cellulari. È probabile, dunque, pensare che una piccola partita di droga non pagata sia stato il motivo che ha fatto nascere la discussione, poi degenerata.
L’uomo è stato soccorso dal 118 quando ormai era in arresto cardiaco. A poco è servito il trasporto all’ospedale Fatebenefratelli, vista la grande quantità di sangue che la vittima aveva già perso.
I carabinieri hanno subito svolto perquisizioni nelle case della vittima e degli aggressori e per il momento hanno avuto esito negativo, almeno per quanto riguarda la presenza di anfetamina, diffusissima all’interno della comunità filippina.
Il Video è stato diffuso su Facebook ed è visibile sul Sito del Corriere.
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