Facebook, oggi 11 ottobre, ha smesso di funzionare. Oggi l’Indipendent dichiara che Facebook ha pagato solo 238mila sterline invece di…
Facebook, da stasera, come comunicato anche in un precedente articolo non funziona. Cercando sulla Rete sono incappato in questa “curiosità finanziaria”. Dopotutto, oltre che “curiositè finanziaria” pare invece essere un “buco di tasse “evase” anche3 se legalmente, e non pagate da Facebook.
Il motivo, pare, secondo l’Indipendent che Facebook non avrebbe pagato tutte le tasse dovute. Facebook avrebbe pagato, ripeto secondo quanto rivela il Mattino, e secondo la prima fonte ufficiale di questa informazione, solo 238mila sterline a fronte di un debito di ben … 175 milioni.
Ecco quanto cita in merito il Mattino e, vi spingo a controllare l’indipendent al link che troverete nel testo. Se la vera notizia, e diciamo pure il vero non funzionamento di Facebook fosse davvero questo….. mano al portafogli caro Zuckerberg.
Oppure, magari, è solo un problema di aggiornamento … staremo a vedere…
Oppure ancora … come consigliato in un altro articolo, visto che pare il problema non sia per tutti i Paesi della Terra, cliccate sotto :
Facebook Non Funziona, 11 Ottobre Facebook Non Va. Soluzione
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“«Antisocial network». Il titolo scelto dall’Independent per denunciare la gestione fiscale del padre di tutti i social network non lascia adito a dubbi . Facebook, stando ai dati pubblicati dal quotidiano britannico, avrebbe infatti pagato solo 238mila sterline di tasse per le sue attività nel Regno Unito a fronte d’introiti pari a 175 milioni2.
“Il trucchetto utilizzato è del tutto legale ed è per altro prassi comune per i colossi dell’era 2.0 come Apple, Google e Amazon: esportare i profitti in Irlanda, dove si trova il quartier generale di Facebook per l’Europa (Amazon, dal canto suo, ha scelto invece il Lussemburgo). La cifra di 175 milioni di sterline è stata fornita dalla società di analisi indipendente Enders Analysis mentre i dati fiscali del gigante da 1 miliardo di utenti sono stati reperiti attraverso visure camerali”
“«È immorale che queste società di successo non paghino le tasse nei paesi in cui sono basate e fanno profitti», ha detto all’Independent John Mann, deputato laburista e membro della commissione parlamentare del Tesoro. «Traggono immensi benefici dall’infrastruttura internet del nostro Paese ma non fanno nulla per contribuire»”.
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