Facebook e l’invidia, è il risultato dello studio del professor Buxmann, Università di Darmstadt ed Hanna Krasnova, dell’Università Humboldt
Facebook, forse non ci crederete, ma provoca frustrazione ed invidia e, come è stato definito dallo studio di queste due Università, provoca in più di un terzo delle persone intervistate, sentimenti poco belli e poco limpidi, in cui prevalgono appunto l’invidia e la frustrazione.
Facebook …a proposito, quanti amici avete? Vi taggano spesso nelle foto? Quanti rispondono ai vostri post? Più di 100 o meno? Come dite, di meno? State provando invidia vero?
A parte tutto, permettetemi questo simpatico inizio e la forse esagerata immagine di copertina, per farvi più addentrare nella vera e propria questione del sondaggio su Facebook.
Ovviamente, non so se queste domande, stupide o meno ma che scommetto chissà quante volte avrete od avreste voluto fare, siano rientrate nello studio dei due eminenti professori ma ,comunque sia, penso che qualche cosa di simile , sia “girato” nelle interviste.
Ma non solo, visto che lo studio sulle reazioni che Facebook provocherebbe, anche sensazioni di falsa felicità, sotto vi riporto cosa dice in merito allo studio su Facebook, unadelle fonti giornalistiche più ufficiali che ci sia:
“Per i ricercatori, invidiare gli ‘amici’ di Facebook è la ragione principale di questo sentimento di frustrazione. Lo studio ha infatti dimostrato che gli utenti che raccolgono quotidianamente notizie sulla vita di amici e conoscenti on line provano una costante sensazione di invidia, aumentata dal fatto che la maggioranza dei profili è costruita in modo da amplificare – spesso fingendo – la propria felicità.
Se un utente, navigando sul profilo di un amico, percepirà questa felicità – vera o falsa che sia – sarà poi stimolato a offrire un’immagine di sé più positiva che diventerà, a sua volta, fonte di invidia per altri. Secondo i ricercatori, inoltre, ci sarebbe una correlazione tra l’invidia provata on line e la soddisfazione generale per la propria vita off line.
I risultati dell’indagine del professor Buxmann e di Hanna Krasnova saranno presentati alla ’11th International Conference Wirtschaftsinformatik’ (Conferenza di Sistemi Informativi) che si terrà a Lipsia dal 27 febbraio al 1° marzo 2013, dove i ricercatori presenteranno gli effetti dell’uso di Facebook e le sue conseguenze all’interno di varie culture”.
[ad#Silvio]
Ho voluto appositamente inserire questo dato di studio proprio per favi e farci capire quanto sia complessa la sfera dei nostri sentimenti, quanto possa interagire una sensazione positiva nell’essere anche involontariamente “ripalleggiata” e trasformata, sempre involontariamente, in sensazione di rabbia ed invidia.
Del resto era ovvio che un social Network come Facebook potesse provocare molte situazioni, od almeno una buona parte ,di situazioni negative, il perché è spiegato nella psiche umana, nelle interazioni, nella socializzazione , e quindi, come in tutte le cose, ci sia, per dirlo, alla spicciola, con la filosofia Orientale…uno Yin e Yang.
Si perché è proprio sull’asse del bilanciamento dei sentimenti che si gioca “l’intero” ma è altresì vero, come tutti sappiamo che l’essere “bilanciati” non è cosa da poco …anzi!
Commenti riguardo il post