Facebook: arrestato Paul Ceglia per truffa . Venerdì sera è stato annunciato dal governo americano l’arresto di Paul Ceglia, collaboratore del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, che rivendicava almeno il 50% delle quote del social network più famoso al mondo.
Paul Ceglia, 39 anni, una volta venditore di pellet da Wellsville, accusato di aver realizzato una “stratagemma da diversi miliardi di dollari per truffare Facebook e Mark Zuckerberg”, è stato arrestato venerdì mattina da Preet Bharara, procuratore distrettuale di Manhattan, e Randall Till, un funzionario del servizio postale americano, nella sua casa di Wellsville, nello Stato di New York ed è stato giudicato dal tribunale federale di Buffalo. Nell’ udienza, un giudice federale ha fissato la cauzione in 21.000 dollari. Ciascuna delle accuse contro di lui comporta una pena massima di 20 anni di carcere.
Ceglia è stato arrestato con l’accusa di frode postale ed elettronica e per aver costruito prove a sostegno della sua pretesa di avere una partecipazione in Facebook, in virtù di un presunto accordo del 2003 con Mark Zuckerberg, fondatore e CEO del social network.
Per dar validità nei fatti a quanto sosteneva a parole, Ceglia aveva depositato una denuncia alla stessa Corte di Buffalo nel 2010 sostenendo che, dopo aver firmato un contratto nel 2003, Zuckerberg gli aveva promesso il 50% delle quote del sito. Egli ha poi supportato la sua causa con documenti falsi, realizzati ad arte da lui stesso, mentre distruggeva le prove contrarie e in contraddizione con la sua versione. Già nel mese di marzo, Facebook aveva diffidato Ceglia, per falsa testimonianza.
Nello specifico, Ceglia aveva dichiarato che il 28 aprile 2003, quasi un anno prima del lancio di Facebook, Zuckerberg aveva condiviso i suoi piani per un sito di social networking con lui mentre lavorava in StreetFax, e gli aveva promesso sia un compenso di 1000 dollari in cambio dello sviluppo di un sito web, chiamato Face Book, che doveva avvenire entro il 1 gennaio 2004, sia anche il diritto a possedere il 50% del prodotto finale. Nello stesso contratto, secondo Ceglia, Mark Zuckerberg aveva accettato di concedergli l’1% in più per ogni giorno di ritardo.
Dal momento che il sito è stato pubblicato il 4 febbraio 2004, cioè 34 giorni dopo la data prevista, Ceglia riteneva di avere i pieni diritti per chiedere l’84% delle quote di Facebook, una cifra talmente alta che pare improbabile che Zuckerberg fosse disposto a concederla come se nulla fosse. Oggi, infatti, scopriamo che si tratta di una truffa!
Il New York Times riporta la notizia dell’arresto di Paul Ceglia, specificando che “è stato arrestato con l’accusa di frode, ed è anche accusato di aver fabbricato e distrutto prove per portare avanti la sua causa” contro Zuckerberg.
Per costruire il suo caso, Ceglia ha presentato presunte e-mail ricevute da Zuckerberg. Ma Zuckerberg ha detto che non aveva mai concepito l’idea per Facebook fino al dicembre 2003, e ha presentato le sue e-mail personali per provare la sua versione.
Ceglia ha ingaggiato una serie di avvocati di primo piano per portare avanti la causa, tra cui lo studio DLA Piper e Milberg, che ha lavorato sul caso ma in seguito si è ritirato.
Commenti riguardo il post