Dopo la conferenza stampa tenutasi per difendersi dalle accuse mosse nei suoi confronti, Fabrizio Miccoli, capitano del Palermo, ha scritto una lettera al giudice Giovanni Falcone. La lettera è stata pubblicata da La Repubblica ed è stata scritta da Miccoli prima di lasciare Palermo.
Lettera di Miccoli a Giovanni FalconeIl testo della lettera è il seguente:”Caro Giovanni Falcone per me sei sempre stato un punto di riferimento per quanto riguarda la posizione in campo e il modo di giocare. Indossare la tua maglia è stato un onore. Mi spiace che ho portato il Palermo in serie B potrai mai perdonarmi”, firmato Fabrizio Miccoli. Da notare come al posto dei puntini sulle I il capitano del Palermo abbia usato dei cuoricini.
A questa lettera si aggiungono le dichiarazioni fatte in conferenza stampa: ” Non dormo da tre giorni. Sono uscite cose che non penso. E ho dimostrato con i fatti che non sono un mafioso e che sono contro la mafia. Ho dimostrato nel ventesimo anniversario della morte di Falcone partecipando con magistrati e tanti altri al ricordo del giudice. Sono qui per chiedere scusa alla città. Sono un padre di famiglia e cerco di far crescere i miei figli nella legalità. Sono un calciatore e non un mafioso”.
Tutto questo nasce a seguito della decisione della FGC che aveva chiesto alla Procura delle Federcalcio di indagare sul contenuto delle intercettazioni in cui viene offesa, in modo “più che dispregiativo”, la memoria del giudice Falcone, un uomo che ha combattuto Cosa Nostra a testa alta. Fabrizio Miccoli, inoltre, è accusato di estorsione in quanto avrebbe incaricato Lauricella Junior, figlio del boss mafioso Antonio Lauricella, di raccogliere enormi somme di denaro.
“Quel fango di Falcone”, oppure “Vediamoci davanti all’albergo di quel fango di Falcone”, questo è il contenuto delle intercettazioni sottoposte a giudizio. Queste sono le parole pronunciate da Fabrizio Miccoli. Parole che sicuramente infangano la memoria del giudice Falcone, eroe simbolo della lotta alla Mafia, che perso la vita nella strage di Capaci.
Per non dimenticare. “ La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni”.
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