Evento, donne parlano di professionalità e comunicazione sono i temi della serata di presentazione del libro di Daniela Sacchi ‘Un caso di omonimia’. L’associazione Concreta-Mente promuove l’ evento a Roma, mercoledi 3 aprile, alle ore 19, in via dei Cerchi 75.
L’evento è il momento conclusivo di consegna dei diplomi, del percorso di formazione di giornalismo e comunicazione, « Officina della comunicazione 2.0 », promosso dall’ Associazione Culturale Concreta-Mente. Alla serata/aperitivo interverranno l’autrice Daniela Sacchi, la giornalista Rai2 Daniela Orsello, Titti Giammetta dell’ Agi ed Elisabetta di Carlo, psicologa, studiosa del malessere nella società occidentale. L’autrice ha raccontato di essere lei stessa incappata in un caso di omonimia. E di aver voluto poi indagare un possibile percorso che tale equivoco può far intraprendere.
Comunicazione al femminile
La presentazione del libro ed il dialogo a quattro voci sono la chiave per entrare in un mondo che permea la società odierna e che questa osserva dal di là del vetro. I media. Attraverso una banale coincidenza, un equivoco ed un caso di omonimia , la protagonista del libro, giornalista, si trova messa alla prova. Riceve per errore una email riservata ad una psicologa omonima. E la curiosità la spinge ben oltre i confini dell’etica professionale. Dove finisce l’ambito personale ed inizia il ruolo professionale nella comunicazione? Intorno vi è il contesto della guerra in Afgahnistan. Un malessere quello occidentale che intreccia in questo caso i giochi di potere, le trame della diplomazia, le rivelazioni dei media. Tema delicato quando si entra nel confine del diritto di cronaca (riconosciuto dalla Costituzione Italiana all’art. 21, e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, art 19).In particolar modo se si tratta, in questo caso, della vita di un ignaro paziente della psicologa omonima.
Concreta-Mente è un’officina di idee per l’innovazione. Un think tank sul modello anglosassone che si occupa di innovazione organizzativa e tecnologica. Con particolare attenzione alla Corporate Governance, e all’ adeguata rappresentanza delle donne nei relativi organi di gestione e controllo.
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