Esodati quanti sono? Entro sette giorni avremo una prima risposta dal Governo e Inps su come definire l’entità del fenomeno e su come agire.
Esodati quanti sono?
Esodati chi sono?
Esodati Esodati … forse molti di voi, cher capiteranno per caso su questo articolo si chiederanno, si ma, chi sono questi esodati?
Esodati il termine è abbastanza nuovo alla ribalta delle scene politiche e delle trattative tra governo e Sindacati. Prima di tutto definiamo la categoria degli esodati:
Gli esodati sono quel popolo di lavoratori che rischia, nei prossimi mesi, di restare privo di sostegno economico senza stipendio, senza ammortizzatori e senza pensioni. Il termine indica quei dipendenti che in passato sono stati incentivati ad uscire dalle aziende con la prospettiva di una copertura economica (mobilità, assegno di disoccupazione, cassa integrazione) che li avrebbe accompagnati fino alla soglia della pensione.
E non solo, nella categoria degli esodati possono quindi entrare tutte quelle situazioni e categorie lavorative che comprendono dipendenti privati, pubblici e statali che per esempio, hanno chiesto una qualsiasi forma di prepensionamento essendo in età prossima ai 60 anni, ma ancora un po’ lontani da quella dei 65 anni che si prospettavam, pochi mesi fa, con la riforma delle Pensioni di anzianità.
Quindi avrete capito che, il guaio è che i calcoli per la pensione e l’età pensionabile, erano stati fatti prima delle riforma Fornero e che il passaggio all’età minima dei 66-67 anni ha sconvolto ogni conteggio.
Per gli esodati, Palazzo Chigi aveva, in un primo tempo, messo in conto l’esistenza di 65 mila lavoratori esodati aventi diritto ad andare in pensione con le vecchie norme, ma stime non ufficiali (pur se considerate credibili) parlano di 350 mila persone interessate.
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Appunto sul problema degli esodati, della loro situazione di limbo e, sul come fare per risolvere questo dilemma suscitato appiunto dal passaggio alle nuove regole di pensionamento, Ieri, per dirimere la questione, è stato aperto un tavolo tecnico permanente fra Ministero del Lavoro, Inps e Ragioneria dello Stato.
Il ministro Elsa Fornero, in una nota precisa che l’obbiettivo di questa riunione è quello:
Di sciogliere ogni possibile dubbio e dare certezze alle stime fornendo entro sette giorni le indicazioni utili a emanare il previsto decreto interministeriale Lavoro/Economia, entro il termine del 30 giugno fissato dalla legge.
In questa settimana di tempo la task force dell’Inps, cinque dirigenti impegnati sul caso, dovrà individuare la platea e le tipologie degli aventi diritto e la Ragioneria dovrà valutarne la loro attinenza alle norme che regolano la questione decreti Salva Italia e Milleproroghe.
Un lavoro complesso, perché dovrà tenere conto dei contratti collettivi e degli accordi individuali.
Elsa Fornero, sul problema degli esodati e su questa settimana di esame , ha detto:
Vogliamo fare un lavoro serio per consentire il pensionamento anticipato sulla base delle norme.
In realtà, sulla questione degli esodati, il ministro Elsa Fornero si è già attirata una marea di critiche, spingendo appunto sul problema delle incomprensioni dell’Art.18 ed il crescente problema degli esodati, anche l’annuncio di una manifestazione unitaria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, messa in calendario per il 13 di aprile, mobilitazione che riguarderà anche il tema dei ricongiungimenti onerosi fra le pensioni Inps e Inpdap.
Quindi per gli esodati, il calcolo reale di quanti siano se realmente 350.00 o più e su come intervenire sulla questione esodati, Il Governo cerca una soluzione alla questione mettendo in campo una sorta di indennità di mobilità transitoria che li accompagni alla pensione.
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