Economia italiana ed europea per il 2013 in contrapposizione con l’economia Usa. Lo scenario dei Mercati nella politica monetaria
Economia europea ed Usa , le prospettive per il 2013, la possibile ripresa della zona euro ma anche la debole ripresa per via dei piani di risoluzione della crisi italiana ed europea in contrapposizione con l’economia americana anche questa segnata da una difficile ricrescita, sono al vaglio delle maggiori Banche Italiane ed europee che prospettano, oggi alla fine di questo 2012 pieno di incertezze, un quadro di quello che potrebbe essere il possibile quadro di crescita.
Ovviamente tutti sappiamo che l’economia europea è in una fase di forte stallo , e l’euro, sta subendo un periodo di forte rallentamento nel suo cammino di ricrescita, crescita che comunque segnerà per l’economia italo europea fasi alterne di stallo nel corso di tutto il 2013.
uno dei maggiori Gruppi Bancari italiani ha stilato una previsione per l’economia italiana, europea ed americana, in virtù dei dati raccolto durante il corso di questo altalenante e rischioso 2012 ed ha stilato un prospetto di lenta ma possibile ripresa.
USA e zona euro: Economia e prospettive di crescita per il nuovo anno:
Col volgere al termine dell’anno in corso, sia l’economia statunitense che quella europea hanno visto un progressivo rallentamento che si protrarrà nei primi trimestri dell’anno prossimo, anche se accompagnato da alcuni fattori strutturali di supporto alla ripresa.
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Nella zona euro infatti la definizione di un credibile piano di risoluzione della crisi, che passa attraverso un maggior grado di integrazione, permetterà di contenere la recessione dell’economia (stimata a -0,3% a/a nel 2013) in un contesto che rimarrà fortemente segnato dall’impatto di una restrizione fiscale in linea con quella del 2012. Rimane
comunque soggetto a forti rischi verso il basso lo scenario europeo alla luce di una politica monetaria difficilmente proattiva, di una debolezza strutturale della domanda interna e del mercato del lavoro, solo parzialmente compensati dalle aspettative di crescita per il canale di commercio con l’estero.
Una correzione del ciclo è attesa anche negli Stati Uniti dove l’economia nel 2013 dovrebbe segnare un rallentamento sulle attese dell’impatto di una restrizione della politica fiscale del valore di 200 miliardi di dollari annui sul PIL. Ci attendiamo dunque che il 2013 mostri una frenata della crescita all’1,7%, ma anche l’emergere di importanti fattori strutturali di supporto tra cui una politica monetaria insistentemente extra-espansiva, la ripresa
dell’edilizia residenziale, l’aumento della produzione di petrolio, la ripresa del settore manifatturiero e il maggior contributo del canale estero.
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