Il sindaco di Lomazzo, in provincia di Como, ha vietato l’uso delle sigarette elettroniche nei luoghi pubblici. Ci si interroga ancora sulla nocività o meno del nuovo dispositivo di fumo.
Tutti i fumatori avevano accolto la loro invenzione e la loro commercializzazione come una manna dal cielo, dato che offrivano la possibilità di tornare a fumare anche al chiuso. Invece, i primi stop per le sigarette elettroniche sono già in arrivo. Precursore il comune di Lomazzo, in provincia di Como, che ha vietato l’uso di questa tipologia di sigarette in luoghi pubblici, ospedali e scuole. Stesso discorso anche per Alitalia, Trenitalia e Trenord, linea ferroviaria lombarda.
L’Organizzazione mondiale della Salute ha esteso il suo divieto a quelle sigarette elettroniche che contengono nicotina, lasciando “liberi” i fumatori che scelgono invece delle sigarette aromatizzate. Non si sa però cosa sia effettivamente nascosto nei vapori liberati dalla sigaretta elettronica, se essi facciano comunque male o meno a chi è attorno al fumatore. Stando ad un discorso logico, se la sigaretta non contiene nicotina, i problemi dovrebbero essere ridotti a zero. Gli scienziati però non sono ancora concordi e ciò ha spinto il sindaco di Lomazzo a prendere dei provvedimenti per tutelare i suoi concittadini.
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La sigaretta elettronica è dotata di una batteria ricaricabile che consente di inalare dei vapori contenenti a volte anche nicotina ed aromi naturali. Si possono trovare sigarette alla fragola, al cognac, alla menta, alla vaniglia, alla liquirizia ed al caffè. Un gusto per tutti quindi, ma resta ancora il dubbio che questo sapore sia nocivo.
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