Francia – Rimaneggiamento al Governo dopo le dimissioni forzate del ministro del bilancio Cahuzac
Cahuzac e CazeneuveDimissioni di Jerome Cahuzac
Rimaneggiamento in Francia al governo dopo le dimissioni di Jerome Cahuzac
II suo posto è preso dal ministro delegato agli Affari europei, Bernard Cazeneuve, a sua volta rimpiazzato da Thierry Repentin.
Ma come ha affermato il nuovo ministro del bilancio, che ha appena preso funzione mercoledi alle h 13, rendendo omaggio al suo predecessore:” On peut succéder à Jérôme Cahuzac, on ne peut pas le remplacer” – Si puo’ succedere a Jerome Cahuzac, ma non rimpiazzarlo.
Cahuzac lascia il governo in un momento difficile, in piena elaborazione dei nuovi progetti budgetari per il 2014, per i quali si prevedevano nuovi tagli draconiani delle spese pubbliche. Costretto a dimettersi ma dopo aver dato prova fino ad oggi di determinazione, solidità, competenza, e non ultimo essersi dimostrato un “gran lavoratore”.
Definito anche “il cattvo” del Governo, “le méchant du Gouvernement”, é cosi’ che lo ha ribattezzato lo scorso autunno il quotidiano Liberation. Il ministro “cattivo” che senza indecisione si é attaccato all’arduo compito di rimettere in sesto le finanze dello stato, alleggerendo con i primi tagli, appesantendo, con tasse e nuovi aumenti delle contribuzioni sociali, gli oneri dei contribuenti, ma altresì rassicurandoli che non vi sarebbero stati ulteriori aumenti fiscali durante l’attuale quinquennio governativo.
Dimissioni
Martedì sera le dimissioni del ministro Jerome Cahuzac, dopo che la procura di Parigi ha aperto un dossier per riciclaggio di frode fiscale basandosi su un presunto conto segreto che il ministro avrebbe detenuto in Svizzera alla banca UBS fino al 2010. Dimissioni che hanno dato il via a una catena di rimaneggiamenti resi necessari dalla partenza di Cahuzac, ma il ministro dimissionario ha ribadito la propria innocenza. L’ex ministro ha denunciato il carattere diffamatorio dell’accusa e affermato di aver dato le dimissioni per poter consacrare tutte le sue energie a difendersi(anche se per il momento nulla prova che sarà messo in esame)ed anche per il buon funzionamento del governo e della giustizia.
Come annuncia un comunicato dell’Eliseo di martedì alle 19h 30, François Hollande “a mis fin aux fonctions de Jérôme Cahuzac, à sa demande“; il presidente Hollande ha dunque accettato le dimissioni presentate dal suo ministro, che ha ringraziato per la sua azione ed opera al governo, fatta con talento e competenza e sostenuto la decisione delle dimissioni di Cahuzac per “meglio difendere il suo onore”
A quanto pare comunque, le dimissioni erano già state in precedenza concordate da qualche settimana nel caso che un’azione giudiziaria fosse stata aperta nei confronti del ministro del bilancio.
L’accusa, infatti, non è nuova : Cahuzac era stato accusato ai primi di dicembre 2012 da Mediapart, sito di informazione e d’opinione, di aver posseduto un conto bancario in Svizzera a Ginevra alla UBS – Unione Banche Svizzere, un conto mai dichiarato al fisco francese.
Il conto sarebbe stato chiuso nel 2010 e il denaro contenuto, trasferito a Singapore.
Tra le prove esisterebbe una registrazione, in corso di autentificazione da parte della polizia scientifica, in cui la voce che pare appartenere a Cahuzac ammetterebbe l’esistenza di un conto in Svizzera che non lo lasciava certo tranquillo.
Tante domande
Le domande non si limiterebbero poi ad appurare l’esistenza di questo conto, ma anche la provenienza del denaro sul conto.
Uno dei testimoni ascoltati dagli inquirenti ha affermato che gli sarebbe stato detto che le somme versate su questo ipotetico conto proverrebbero da laboratori farmaceutici.
Bisogna precisare che Cahuzac, chirurgo di formazione, era stato consigliere tecnico negli anni 1988-1991 al ministero della Salute e dopo questa esperienza ministeriale, consulente per l’industria farmaceutica in materia di politica delle medicine.
A questo punto sarebbero in discussione anche i possibili vantaggi di un medico professionista procurati da una società i cui servizi o prodotti sono presi a carico dal servizio sociale sanitario.
Insomma tempi duri per l’ex ministro del bilancio, uomo di rigore che, se le accuse saranno provate, dimostrerebbe di aver predicato e operato pubblicamente bene, ma razzolato privatamente male.
Ma per il momento siamo lontani da queste conclusioni.
Non dimentichiamo la “presunzione d’innocenza”e che fintanto che non sarà, se lo sarà, dimostrato e ritenuto colpevole, Cahuzac rimane innocente.
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