Dimissioni ormai sulla bocca di tutti, fedeli e non quelle di Papa Ratzinger, Benedetto XVI, che le ha annunciate oggi. Video, Testo.
Dimissioni inaspettate, è la prima volta che, nel corso di questi 2.000 anni accade un evento simile, mai un Papa aveva rassegnato le proprie “dimissioni” dall0incarico, ma, del resto occorre chiarire che Benedetto XVI, con queste sue dimissioni ha compiuto un gesto più che legittimo, visto che, pur non avendo gravi problemi di salute, come fonti vicino a papa Ratzinger hanno dichiarato, ha ritenuto opportuno, all’età di 86 anni, non avendo più la brillantezza di mente e di corpo, dare le dimissioni dal suo Mandato ( sempre che si possa definirlo tale).
Dimissioni, che Benedetto XVI in merito al suo voler lasciare il pontificato “Consapevole gravità del mio atto, via per il bene della Chiesa”, ha sentito doveroso di dare, e di aver a lungo meditato su queste dimissioni inaspettate ed inusuali.
Papa Ratzinger ha qwuindi meditato su questa decisione e ritiene di aver preso la sua decisione di dimissioni, per quanto strane, inusuali e mai viste prima nella Storia della chiesa, per il bene stesso della Chiesa Cattolica. I motivi addotti dal pontefice Benedetto XVI sono la ingravescentem aetatem cioé l’età avanzata.
Ed ora il testo delle dimissioni di Benedetto XVI tradotto dal latino, lingua in cui Papa Ratzinger le ha esternate ai suoi Fedeli:
“Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando.
Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato”.
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“Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice.
Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché‚ assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrà servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”.
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