È successo a Calcutta, dove l’assassino si è presentato al commissariato di polizia dell’area portuale di Kolkata con una spada in una mano e la testa tagliata della sorella nell’altra.
Il giovane responsabile è Mehtab Alam, 24enne sarto indiano, che ha giustificato l’omicidio spiegando alla polizia di aver agito “per salvare l’onore della famiglia” e precisando che avrebbe ucciso anche “l’amante, se fosse stato in casa in quel momento”. Il giovane sarto ha compiuto il suo delitto venerdì 7 dicembre, dopo aver scoperto che la sorella 22enne Nilofer, sposata da 8 anni e madre di due bimbi di 5 e 3 anni, aveva abbandonato la casa e la famiglia per fuggire con un ex fidanzato, Feroz Hussein.
Il Sunday Guardian ha fatto luce sulla vicenda spiegando che la fuga era stata la scelta più logica per la giovane donna, dal momento che non poteva più sopportare le torture che subiva quotidianamente nella casa del marito. Nilofer e Feroz Hussein immaginavano che la loro fuga avrebbe causato qualche vendetta e, pertanto, si erano nascosti nella casa del fratello maggiore di Feroz, dove sono stati purtroppo trovati dal fratello della ragazza. Mehtab è entrato nella casa armato di spada, ha trascinato la sorella in strada tirandola per i capelli, e le ha tagliato la testa davanti ai passanti.
Insomma, si tratta di una vicenda tragica, in cui una giovane donna è stata uccisa per aver avuto il coraggio di scappare da una vita di torture. Troppe volte in Paesi come l’India si verificano situazioni come questa, in cui prevale una mentalità antica rispetto alla razionalità moderna, ma alla fine si tratta solo di una questione di valori: c’è chi preferisce l’amore, e chi preferisce l’onore.
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